Un viaggio tra musica e parole con “Mimì. Da sud a sud sulle note di Domenico Modugno” di e con Mario Incudine, per la regia di Moni Ovadia e Giuseppe Cutino. Domenica 23 e Lunedì 24 Maggio all2 20.30 apre la Stagione 2020-2021 de La Grande Prosa firmata CeDAC Sardegna al Teatro Comunale di Sassari. Finalmente dal vivo e con il pubblico in sala.
Uno spettacolo affascinante e coinvolgente tra melodie indimenticabili e racconti per riscoprire la figura e il poliedrico talento del grande cantautore pugliese che ha conquistato il mondo. La tournée nell’Isola si chiude martedì 25 maggio alle 20 all’AMA / Auditorium Multidisciplinare di Arzachena – in collaborazione con Deamater.
«Un viaggio quotidiano verso una terra straniera chiamata palcoscenico» con “Mimì. Da sud a sud sulle note di Domenico Modugno” – lo spettacolo ideato e interpretato da Mario Incudine con testi di Sabrina Petyx e la regia di Moni Ovadia e Giuseppe Cutino. Sulle tracce del celebre cantautore , conosciuto e amato al di qua e al di là dell’oceano. Racconta la dura lotta per sopravvivere, ma anche la volontà di riscatto, di tanti giovani “meridionali” di ieri e di oggi, disposti a lasciare la patria, la famiglia e gli affetti alla ricerca di miglior fortuna. «Mimì siamo noi. Ogni giorno che passa. Noi che desideriamo Volare ma che non sempre sappiamo di avere le ali per poterlo fare» è il messaggio dello spettacolo, quasi un invito a non arrendersi, a continuare a lottare e non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà, un’esortazione a non smettere mai di inseguire i propri sogni.
“Mimì. Da sud a sud sulle note di Domenico Modugno” rende omaggio all’artista pugliese, che attraverso le sue canzoni ha saputo evocare il fascino e le suggestioni della Sicilia, reinventandosi un’identità e un’appartenenza a un’isola ricca di storia e di echi letterari, fin dall’Antica Grecia, pare su suggerimento di Frank Sinatra: «Fingiti siciliano! La Sicilia la conoscono tutti, tutti sanno dov’è e poi il dialetto è molto simile al tuo, al pugliese. Fingiti siciliano e conquisterai il mondo!». La profezia di “The Voice” trova conferma nelle fama straordinaria di Modugno, soprannominato “Mr. Volare” dal ritornello di uno dei suoi pezzi più celebri, “Nel blu dipinto di blu”, con cui trionfò al Festival di Sanremo nel 1958 e ancora continua ad ammaliare il mondo.
Sotto i riflettori l’affiatato ensemble formato da Antonio Vasta (pianoforte, fisarmonica e organetto), Manfredi Tumminello (chitarre e bouzouki) e Pino Ricosta (contrabbasso e percussioni). Gli arrangiamenti musicali sono di Mario Incudine e Antonio Vasta. I costumi di Daniela Cernigliaro. Disegno luci di Giuseppe Cutino e Vincenzo Miserandino. Il suono di Daniele Bruna – produzione A.S.C. Production.
Una performance emozionante e coinvolgente, per un ritratto d’artista sullo sfondo del Novecento: come un moderno “cantastorie”. Mario Incudine rievoca con parole e musica la figura di quel ragazzo, di Polignano a Mare. che ha sedotto l’Italia e l’America. Raffinato interprete della tradizione popolare oltre che autore di canzoni originali. Modugno è stato anche attore di cinema e teatro, nel cast di sceneggiati televisivi come “Scaramouche”.
Tra le collaborazioni più significative: con il poeta Salvatore Quasimodo, mise musica due sue poesie “Ora che sale il giorno” e “Le morte chitarre”; con Pier Paolo Pasolini, per il film “Uccellacci e uccellini” (in cui canta i titoli di testa su musiche di Ennio Morricone) e per un episodio di “Capriccio all’italiana”, “Che cosa sono le nuvole?” con Totò e Ninetto Davoli, Laura Betti e Adriana Asti (dove interpreta l’omonimo brano, su testo dello stesso Pasolini).
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