Sensibilizzare le donne sul tema della prevenzione del tumore al seno è una cosa importante. Questo è l’obiettivo della campagna “Screening Routine” di Roche Italia e Fuji Italia
La campagna “Screening Routine”, con la quale Roche Italia e Fuji Italia hanno donato 10 mammografi ad altrettante Asl sul territorio nazionale. Questa campagna punta a sensibilizzare le donne sul tema della prevenzione del cancro al seno anche su canali inusuali come lo shopping online.
Partendo da una ricerca di mercato di Netcomm Focus Digital Health & Pharma, del novembre 2020, che ha registrano una crescita del 72% delle vendite di articoli legati a salute e benessere. La campagna partirà dai più conosciuti siti di e-commerce, con annunci ispirati al linguaggio tipico del mondo beauty. Tutto ciò per sensibilizzare e coinvolgere le donne italiane invitandole a ridare priorità alla ‘screening routine’. Un fondamentale strumento per la tutela della propria salute.
Salute e pandemia
“La pandemia ci ha insegnato che unire le forze e attivare sinergie tra pubblico e privato è fondamentale per rispondere alle sfide dettate dall’emergenza. Da qui nasce la straordinaria collaborazione con Fujifilm – ha commentato Maurizio de Cicco, presidente e Ad Roche Italia -. In linea con la direzione tracciata dal Pnrr, facciamo evolvere il nostro approccio da azienda farmaceutica focalizzata sulla ricerca e lo sviluppo di farmaci a partner del sistema sanitario. Tutto ciò per essere in grado di offrire soluzioni e servizi integrati. Puntando:
- sul recupero della prevenzione.
- una migliore articolazione dell’assistenza sanitaria sul territorio.
- sulla digitalizzazione.
- sulla valorizzazione del capitale umano”.
Cos’è il cancro al seno?
Con il termine cancro della mammella s’intendono ormai correntemente molte diverse condizioni di malattia di quest’organo femminile. In realtà, come tutti i tumori, anche quelli della mammella, possono essere benigni o maligni: i primi sono chiamati anche fibroadenomi, i secondi sono sostanzialmente i carcinomi.
I fibroadenomi sono frequenti nelle donne giovani, soprattutto in quelle che non hanno ancora avuto gravidanze. Non rappresentano un pericolo e si asportano chirurgicamente solo se crescono rapidamente di dimensioni oppure se cambiano aspetto o forma.
I carcinomi sono i tumori maligni che originano a livello della ghiandola mammaria, un complesso e sofisticato insieme di cellule molto ben organizzate fra loro e programmate dalla natura per una sola e fondamentale funzione: produrre il latte che nutrirà il neonato. Le cellule della ghiandola mammaria sono di due tipi:
- cellule lobulari, che producono il latte; e
- cellule duttali, cosiddette perché formano i dotti (o condotti) che portano il latte al capezzolo.
Se la cellula che si trasforma in maligna appartiene a un lobulo, si avrà un carcinoma lobulare; se la trasformazione maligna avviene in un dotto, si avrà un carcinoma duttale. Il processo di trasformazione verso la malignità è relativamente lento, e caratterizzato da varie fasi: una prima fase in cui il carcinoma cresce nella zona anatomica in cui è nato e per questo definito in situ, seguita da una fase in cui diventa infiltrante della stessa zona, e per questo definito infiltrante (o invasivo). Quindi non bisogna spaventarsi se si legge ‘carcinoma mammario duttale (o lobulare) infiltrante (o invasivo’, perché questo vuol dire semplicemente che il carcinoma è stato trovato in un dotto (o lobulo) e che è cresciuto fino al punto di infiltrarlo. Non vuol dire quindi che il tumore ha cominciato a invadere il resto dell’organismo.