rapace

Il piombo fa strage di rapaci: è letale per molte specie

Nuovi studi confermano la letalità per molte specie di uccelli, a partire dai grandi rapaci, ma sono già realtà le iniziative per eliminarlo.

Ormai è conclamato: il piombo delle munizioni da caccia uccide due volte, è tempo di metterlo al bando in tutta Europa. A confermarlo uno studio, promosso dal Parco Nazionale dello Stelvio e dalla Provincia di Sondrio, con ISPRA e con l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna. Su un campione di 252 aquile reali e avvoltoi, feriti o morti, più di un quarto aveva concentrazioni di piombo indicanti avvelenamento acuto.  

Dati che confermano il report WWF “Cartucce Avvelenate”. Si denunciava la pericolosità di questo materiale se disperso nell’ambiente o ingerito da molte specie animali, in particolare rapaci. Per questo l’Europa ha messo al bando l’utilizzo delle munizioni al piombo in tutte le zone umide del continente, dove questo metallo causa elevata mortalità.

Il divieto definitivo del piombo dalle munizioni da caccia sarà discusso in queste settimane in Provincia di Sondrio. E’ la prima provincia italiana e probabilmente europea che ha messo in evidenza la problematica bandendo dal 2011 l’uso del piombo dalle munizioni per gli ungulati. In pochi giorni una petizione online per sostenere il bando ha già raccolto quasi 5000 firme.

Anche l’Europa ha dato l’incarico all’Agenzia Chimica Europea di raccogliere il parere dei cittadini sulla restrizione all’uso del piombo sul territorio dell’Unione. C’è tempo fino al 24 settembre per esprimere il proprio parere al riguardo.

Le alternative tecniche, costituite da materiale completamente atossico come il rame, sono già sul mercato e praticate in alcuni siti europei, come i settori altoatesino e lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio.

Emblema di questa minaccia silenziosa è rappresentato dall’esemplare di grifone (Gyps fulvus), uno dei più grandi avvoltoi italiani, recuperato a fine 2020 dal Centro Recupero Animali Selvatici di Valpredina (BG) con chiari segni di intossicazione da piombo. Curato dagli esperti del centro, dotato di trasmettitore satellitare e liberato una volta recuperata la piena salute, ad inizio 2021 è stato rinvenuto morto in Provincia di Lodi. Ad ucciderlo, come accertato dalle analisi necroscopiche, un altro tipo di veleno, anticoagulante per roditori. Sul caso il WWF ha sporto denuncia alle autorità competenti.

About Elisabetta Serra

Studentessa di Beni Culturali e Spettacolo presso l'Università di Cagliari.

Controlla anche

Operazione lince madri occupazione militare

Operazione Lince: la protesta delle madri dei 45 giovani sotto processo

Sono un gruppo di Madri dei 45 giovani sotto processo per l’operazione Lince. Dall’inizio del …