Record di ‘bocciati’ al test di ingresso al corso di formazione specifica in Medicina generale, che si è tenuto meno di un mese fa.
I test d’ingresso in medicina
“Da Nord a Sud, la partecipazione ai test per accedere al corso di formazione in medicina generale ha raggiunto numeri importanti, quasi 12mila candidati. Peccato che solo poco più di 1.300 futuri medici di famiglia ce l’hanno fatta”, commenta Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi. “Quasi il 90% cento dei candidati è stato scartato e una buona fetta di essi deciderà di andare all’estero lasciando il nostro paese in carenza di medici di famiglia”, aggiunge. Neanche la pandemia è servita a riconsiderare questo spietato sistema di selezione che non premia sempre i più meritevoli. “Le conseguenze non si ripercuotono solo sulla carriera dei medici, ma anche sull’efficienza del servizio sanitario nazionale. Di riflesso sulla qualità delle cure e dell’assistenza offerte ai cittadini”, sottolinea Tortorella.
Carenza dei medici di famiglia
“Presto moltissimi italiani si ritroveranno senza medico di famiglia. L’Enpam aveva diffuso dei dati abbastanza allarmanti – ricorda Tortorella – presumendo che entro il 2023 sarebbero andati in pensione 21.700 medici di famiglia, ovverosia oltre 3.000 ogni anno. “Succederà probabilmente proprio quando la loro presenza sul territorio diventerà ancora più importante per la gestione di una nuova emergenza, da quella attuale Covid-19 a quella post Covid”, spiega Tortorella. La task force messa a punto da Consulcesi proverà a rimediare a questa stortura. ci sarà una ricerca di soluzioni legali utili a far accedere al corso di formazione specifica in Medicina generale più candidati esclusi possibili. E magari creare un precedente che servirà a impedire o quantomeno limitare gli effetti del più problematico imbuto formativo che caratterizza il sistema formativo italiano.