La piattaforma che già dieci anni fa aveva rivoluzionato il modo di viaggiare è pronta a rinnovarsi. Airbnb, attraverso lo slogan “Travel is back”, lancia centinaia di novità per rilanciare il settore turistico.
Dopo il crollo legato alla pandemia, che ha fatto precipitare i viaggiatori internazionali a neanche 400 milioni di persone (erano 1,47 miliardi nel 2019), un pezzo di mondo sta ripartendo grazie alle campagne vaccinali. Così Airbnb lancia centinaia di novità per sostenere il ritorno del turismo: rinfrescando in profondità la piattaforma che oltre dieci anni fa aveva già rivoluzionato il modo di viaggiare, anche se spesso con qualche polemica di troppo. Lo slogan è “Travel is back”.
Le ha svelate in persona, dal salotto di casa (e dove altrimenti?) Brian Chesky, l’amministratore delegato che nel 2007 co-fondò questa strana creatura a San Francisco insieme a Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk. Come tradizione vuole, partendo da un’esperienza personale. Quello alla piattaforma è “il più ampio aggiornamento di sempre, necessario per rispondere ai grandi cambiamenti che abbiamo di fronte” ha spiegato il 39enne di Niskayuna, New York. Dicendosi ottimista e, di più, convinto nel più grande rimbalzo dei viaggi in un secolo. Anche per il ribaltamento delle abitudini, per il telelavoro e per un sensibile mutamento negli stili di vita.
Il boom del turismo flessibile, rurale e prolungato
Un esempio? Lo scorso gennaio Airbnb ha introdotto una funzionalità per espandere di uno, tre o sette giorni le date delle ricerche: è stata usata oltre 100 milioni di volte. Segno di una grande disponibilità al viaggio e agli spostamenti. Soprattutto in posti a bassa densità urbana (35%), dunque campagne o piccoli centri, e per periodi più estesi: il 24% delle prenotazioni del primo trimestre dell’anno riguarda infatti soggiorni di lungo periodo. Il turismo rurale ha registrato su Airbnb una crescita costante negli ultimi cinque anni passando da una fetta del 10% di notti nel 2015 a una del 22% nel 2021.
Un focus sull’Italia spiega per esempio che se il tipo di viaggio più comune su Airbnb era in coppia o solitaria verso le grandi città d’arte, per l’estate 2021 il genere di trasferta più prenotato vedrà al centro – dopo oltre un anno di distanziamento – i gruppi, specie familiari. Le prenotazioni di alloggi che possono ospitare dalle cinque persone in su sono infatti globalmente aumentate dal 35% nell’estate 2019 al 54% per quella 2021, in Italia dal 33% al 53%. Nel nostro paese il turismo rurale è invece salito dal 21% di nel 2019 al 37% di quest’anno.
Tutte le novità
Tornando alla piattaforma, quelli svelati da Chesky sono aggiornamenti a volte minimi, altre più importanti, che arriveranno subito oppure molto più avanti nel corso dell’anno. Sono pensati per migliorare l’esperienza degli ospiti come degli “host”, cioè le persone che affittano stanze, case o strutture davvero di ogni genere, dai castelli alle imbarcazioni, dalle case sugli alberi alle palafitte. Per comprendere la potenza di Airbnb basti pensare che il 50% degli annunci pubblicati nei primi tre mesi dell’anno, ancora in piena pandemia, ha ricevuto la prima prenotazione entro quattro giorni dalla pubblicazione. Adesso questo processo è ancora più veloce, si chiude in non più di dieci passaggi, e tutti gli aspetti collegati (dalla messaggistica con i viaggiatori alla lista delle cose da fare in giornata) sono stati riorganizzati in modo efficiente. Si passa fra l’altro da 11 a 42 lingue supportate.
Quelle per i viaggiatori: flessibilità
Ma i ritocchi, più o meno sensibili, sono decine. Novità o modifiche per ogni più piccolo aspetto dell’esperienza di prenotazione, da una parte, e di gestione di una o più strutture. Quanto ai viaggiatori, un gruppo importante di modifiche riguarda la flessibilità. La funzionalità si chiama proprio “I’m flexible”, Sono flessibile, e funziona in tre modi. Propone soluzioni di alloggio diverse in base alla flessibilità di date, di strutture e destinazioni.
Nel primo caso si può per esempio cercare una struttura per ogni weekend, settimana o mese in certi mesi specifici, sganciandoci dalla dittatura del calendario e fornendoci centinaia di proposte secondo i criteri impostati. Nel secondo i risultati di ricerca includono anche opzioni appena al di fuori dei parametri indicati, tipo un alloggio che sarebbe per noi l’ideale ma magari costa appena 10 euro in più a notte: sarebbe un peccato non valutarlo. Infine nel terzo si finisce in posti che magari non avremmo mai individuato impostando la ricerca dal tipo di alloggio e non dalla destinazione.
Gli ospiti
Un’altra trentina di aggiornamenti riguarda sempre gli ospiti: ora, fra l’altro, possono disporre di una guida per l’arrivo, creare i propri preferiti, usare filtri di ricerca geospecifici (appaiono solo se sono rilevanti per una certa località o in una stagione), più dettagli sui servizi (il camino è a gas o a legna?), le Esperienze di Airbnb (ma non solo) disponibili nelle vicinanze, filtri di accessibilità più completi e sempre in primo piano. E ancora: il nuovo Airbnb offre sconti per le famiglie, nove nuove categorie fra cui i carri e le case di mattoni essiccati, un’attenzione particolare alle soluzioni in mezzo alla natura (dalle tende a bolla ai ranch) fino ai posti più vicini ai luoghi d’interesse, che godranno di una visibilità più marcata.
Le novità per gli host: diventarlo in modo più semplice
Per chi ospita, invece, la vita si farà più facile. Oltre alle novità già dette chi ha messo in affitto una casa può ora stimare il guadagno previsto, offrire più facilmente delle esperienze organizzate in proprio ai suoi e altrui ospiti, aggiungere in modo più veloce e grazie all’intelligenza artificiale foto e dettagli, farsi aiutare da una serie di suggerimenti di composizione degli annunci e di una nutrita serie di strumenti di aiuto, specie per chi ha appena iniziato. Come la possibilità di chiedere a un SuperHost, gli approfondimenti sulle tendenze locali, i consigli per ospitare meglio.
Raddoppiato lo staff per l’assistenza
Se entrambe le parti hanno dei problemi, sarà ora sempre più difficile che capitino quelle situazioni a volte complesse, a volte grottesche o pericolose che ogni tanto sono finite nelle cronache a diverse latitudini. Il centro assistenza è rinnovato (e conta ora il doppio degli addetti dedicati), in trenta secondi si può ottenere aiuto in molte lingue ed esordisce il City Portal utile ai funzionari comunali per approfondire politiche normative e sugli affitti e i consigli si fanno personalizzati.