Rinosinusite: Senna (Siaaic) e Bussi (Sioechcf), “Monoclonale agisce su cause malattia e migliora qualità vita”
Dolore facciale e mal di testa continui, perdita totale dell’olfatto e del gusto nelle forme più avanzate. Ostruzione delle vie respiratorie con difficoltà a respirare, gocciolamento nasale, tosse, udito ovattato. Sono i principali sintomi della rinosinusite cronica con poliposi nasale. Una patologia infiammatoria cronica e persistente delle cavità nasali. Si tratta di una condizione che colpisce circa il 2-4% della popolazione. E che si osserva più di frequente nelle persone con oltre 40 anni di età. Gli uomini sono più colpiti rispetto alle donne. Il 90% dei pazienti soffre di disturbi del sonno che possono sfociare in sentimenti negativi e sindromi depressive.
La rinosinusite
“Il paziente con rinosinusite cronica e con poliposi nasale grave presenta spesso un quadro clinico complesso. Recenti ricerche scientifiche hanno mostrato come la malattia sia spesso scatenata da un’infiammazione di tipo 2. Si tratta di una risposta iperattiva del sistema immunitario. Essa può anche essere alla base di altre malattie come l’asma, la dermatite atopica e la rinite allergica. Patologie che possono coesistere nello stesso paziente e ne aggravano ulteriormente il quadro”. Tutto cio lo ha spiegato Gianenrico Senna. Presidente della Società italiana di Allergologia e Immunologia clinica (Siaaic). Nel suo intervento durante il webinar dal titolo ‘Non sbattere il naso contro la poliposi nasale’, promosso e organizzato da Sanofi. “Oggi possiamo intervenire sull’infiammazione di tipo 2. Bloccando la cosiddetta cascata infiammatoria. Tutto grazie a nuovi farmaci biologici a base di anticorpi monoclonali.
La poliposi nasale
Comunemente considerata di origine “topica”, la poliposi nasale si configura invece come una patologia ben più complessa. Grazie agli avanzamenti della ricerca è migliorata la conoscenza della fisiopatologia e dell’immunologia alla base di questa patologia. E si è visto come l’80% delle persone che vivono con rinosinusite cronica con poliposi nasale abbia livelli elevati di biomarcatori dell’infiammazione tipo 2.
La terapia
La terapia standard anche per la poliposi nasale “comprende farmaci topici locali, cortisonici, lavaggi nasali, antibiotici se necessari. Oltre all’intervento chirurgico – ha sottolineato Bussi -. A queste terapie si aggiungono nuovi farmaci biologici. Negli Stati Uniti l’utilizzo dell’anticorpo monoclonale dupilumab nella cura della poliposi nasale grave è già in atto. Noi siamo un po’ indietro. L’Aifa ne ha accettato la prescrizione e la commercializzazione da soli due mesi e mezzo”.
Studi recenti hanno dimostrato che dupilumab migliora i sintomi, l’olfatto e la qualità di vita. Riduce il volume dei polipi nasali e l’ostruzione nasale. Il ricorso all’intervento chirurgico e l’utilizzo del cortisone sistemico. Può essere prescritto dagli specialisti otorinolaringoiatri, allergologi ed immunologi. Tutto presso centri ospedalieri specializzati. E somministrato attraverso iniezioni sottocutanee.