Guido Caroselli va all’esplorazione del mondo più trascurato dall’ondata ecologista, che guarda al clima, ai mari, alle foreste.
Il libro “I fiumi” racconta dei corsi d’acqua. Racconta come abbiano dato vita a civiltà, benessere, energia, vita ma anche come questa enorme ricchezza venga spesso colpevolmente trascurata.
“Per anni ho studiato il clima e l’evoluzione che viene dal cielo, poi mi sono interessato delle meteoropatie e negli ultimi anni ho approfondito la questione ambientale”, spiega Caroselli all’AGI. “Ora ho voluto mostrare che i fiumi sono una grande risorsa che va protetta e arricchita”.
Culla delle grandi civiltà del passato. Dal Tigri e dall’Eufrate, dal Nilo all’Indo e al fiume Giallo, i fiumi rivestono un valore culturale ed economico di enorme importanza. La cronaca ci mostra però che vengono “trattati quali discariche”, all’estero come in Italia.
Questione ambientale
“La prima questione è educativa: la questione ambientale come materia obbligatoria nel percorso scolastico”. Poi bisogna programmare azioni ed investimenti. Occorre una sorveglianza continua.
“Sempre più spesso con i cambiamenti climatici assistiamo ad esondazioni per alluvioni: bisogna costruire non solo canali ma argini, paratie, gradinate, e prevenire i danni con drenaggi e piante. L’ingegneria ambientale offre soluzioni”.
“I fiumi italiani dovrebbero diventare dei sorvegliati speciali – afferma Caroselli – nella consapevolezza che anche la difesa del territorio porta lavoro”. Senza contare, aggiunge, il valore aggiunto di vie di trasporto pulite ed economiche: “Una chiatta che viaggia su un fiume può portare la merce equivalente a quella che trasportano 50 tir consumando solo 5 litri di gasolio, percorrendo in un giorno 500 km”.
“Invece, il circuito fluviale del Po è poco sfruttato. In Italia l’ 85% della merce viene trasportata su gomma, solo il 12% per via d’acqua (mare e fiumi) , il 2% per via aerea e l’ 1% viaggia con i treni”.
“C’è tanto da fare – conclude Caroselli – speriamo che la politica colga le richieste degli ambientalisti. Io con il libro voglio lanciare un messaggio: i fiumi sono una ricchezza e non dobbiamo limitarci a proteggerli ma farne un tesoro”.