Le sue origini, la forza per realizzare un sogno, il ballo come ragione di vita
Carla Fracci, étoile mondiale dalle umili origini, la risposta alla sua carriera di riguardo nel mondo della danza. In particolare le sue origini sono state la forza per realizzare un sogno, il ballo come ragione di vita. La Fracci è nata in una famiglia umile, il padre era un alpino e la madre un’operaia. A partire dal 1946 ha studiato alla scuola di ballo del Teatro alla Scala con Vera Volkova e altri coreografi, diplomandosi nel 1954. Dopo solo due anni è diventata danzatrice solista, questo le ha permesso di diventare prima ballerina nel 1958. È sposata dal 1964 con il regista Beppe Menegatti, dal quale ha avuto un figlio, Francesco.
“Sapevo da dove venivo. Volevo farcela – così l’ étoile Carla Fracci descriveva la danza a lei tanto cara-, ecco decoro, dignità, voglia di fare”.
Nella sua lunghissima carriera, ha calcato i palcoscenici più prestigiosi al mondo, viaggiando instancabilmente e collezionando riconoscimenti e premi ovunque. Ha danzato con i più illustri partner della scena mondiale: da Rudolf Nureyev a Vassiliev, da Baryshnikov a Bortoluzzi, da Murru a Bolle. Tra gli spettacoli che restano nella grande memoria collettiva e nell’immaginario di chiunque resta senza dubbio l’interpretazione di “Giselle“, il suo cavallo di battaglia. Inoltre alla fine degli anni ottanta ha diretto il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli, mentre dal 1996 al 1997 il corpo di ballo dell’Arena di Verona. Nel 2000 dirige il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, ruolo che ha conservato per dieci anni.
Il cavallo di battaglia della maestra, riguarda il balletto classico e romantico per eccellenza, ideato da un grande della letteratura francese: Théophile Gautier. È ambientato nella valle del Reno, dove la protagonista Giselle, un’affascinante ragazza che s’innamora di Albert, credendo sia un contadino come lei di nome Loys. In realtà egli è il conte di Slesia, già promesso a Batilde, figlia del duca di Curlandia.