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Newton, storia del più grande fallimento della Apple

Il 29 maggio 1992 è entrato nella storia della tecnologia come il giorno del più grande fallimento di Apple.

Il 29 maggio 1992 è entrato nella storia della tecnologia come il giorno del più grande fallimento di Apple. Ma visto che l’innovazione procede anche attraverso fallimenti, da quello che si impara quando si sbaglia, questa è una storia di innovazione. Di innovazione fatta male. Parliamo di Apple ma non di quella di Steve Jobs: sono gli anni in cui il cofondatore era stato esautorato da John Sculley, il manager che lui stesso aveva convinto a lasciare la Pepsi Cola con la famosa frase “vuoi passare il resto della tua vita a vendere acqua zuccherata o vuoi cambiare il mondo?”. Come è noto John Sculley accettò ma nel 1985 fece fuori Steve Jobs perché considerava la sua visione dei personal computer “lunatica”. 

L’idea di Sculley

L’idea di Sculley era che l’hi-tech non potesse essere venduta come un prodotto di largo consumo. E infatti il prodotto per cui è passato alla storia era rivolto a una clientela di professionisti e uomini di affari. Si chiamava Newton, ed era un PDA (termine coniato da Sculley, personal digital assistant). Un computer che stava nel palmo di una mano e che si controllava con un pennino: un tablet, praticamente. Il giorno della presentazione, il 29 maggio 1992 appunto, a Chicago, fu mostrato che si poteva ordinare una pizza spostando le icone degli ingredienti. Oppure segnare un appuntamento con qualcuno semplicemente scrivendolo a mano sullo schermo: Newton doveva essere in grado di riconoscere la scrittura e anche la voce.

La presentazione

La presentazione non andò liscia: il primo Newton portato sul palco non si accese perché le batteria erano scariche. Ma l’accoglienza fu molto buona: il New York Times disse che era un’altra magia di Apple (che non usciva con un prodotto di successo dal Mac del 1984). In realtà il Newton ci mise più di un anno ad arrivare sugli scaffali (il 2 agosto 1993) e alla fine funzionava molto meno bene del previsto. Sculley insistette, ne vennero prodotte sette versioni migliorate alleandosi con Sharp e Motorola, ma di modesto successo. E quando Steve Jobs tornò al comando di Apple nel 1998, una delle prime cose che fece fu cancellare il progetto Newton.

Recentemente il settimanale Time ha sostenuto che andrebbe rivalutato. C’erano delle buone intuizioni dentro, cose che avremmo visto realizzate alla perfezione da Apple molti anni dopo. Alla fine una innovazione di successo non è solo una buona idea, ma una perfetta esecuzione al momento giusto.

 

 

About Alessandra Massidda

Appassionata di Danze Etniche, studio e mi formo come insegnante. La fotografia è la mia seconda passione, fotografo e viaggio alla scoperta della mia terra, la Sardegna. La psicologia? la mia terza passione. Credo fortemente che l'arte in tutte le sue forme sia una terapia molto efficace. Dimenticavo , studio Beni Culturali e Spettacolo all'Università di Cagliari.

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