Un centro servizi per l’accoglienza dei visitatori, la vendita di prodotti locali e le visite guidate al Parco naturale di Tepilora.
Un centro servizi per l’accoglienza dei visitatori, la vendita di prodotti locali e le visite guidate come nuova porta di accesso al Parco naturale regionale di Tepilora. Sarà realizzato dal comune di Torpé con un finanziamento di 285mila euro. Il progetto, che sarà eseguito dalla società Farel Impianti Srl di Agrigendo. Prevede il recupero di un immobile di proprietà comunale che si trova in prossimità dell’area sportiva del paese. Ricavare un punto accoglienza, sale espositive, un centro informativo sulle attività del Parco di Tepilora. Comprenderanno manifestazioni tradizionali, attività sportive, servizi ricreativi, visite guidate ai beni ambientali e archeologici, shopping tour per conoscere i prodotti alimentari e artigianali dei comuni di Posada, Torpè, Lodè e Bitti.
L’intervento punta anche a valorizzare gli attrattori locali come il compendio boschivo curato dall’Agenzia Forestas, di Usinavà, dell’area belvedere di Sa Dea in prossimità del lago, del sito archeologico del nuraghe di San Pietro. “Torpè, così come gli altri tre comuni del Parco, sta facendo la propria parte nell’infrastrutturazione e nei servizi per l’ accoglienza – ha detto il presidente del Parco e sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini. Si tratta di un programma di interventi che ci permetterà di avere punti informativi, di accoglienza e promozione dell’intera area. I turisti apprerezzeranno le nostre ricchezze ambientali e le tradizioni e gusteranno i prodotti agroalimentari , non solo nei mesi estivi ma tutto l’anno”.
Il sindaco di Torpé
“Il nostro territorio – ha aggiunto il sindaco di Torpé Martino Sanna – è centrale nello snodo geografico dell’area Parco, una tappa obbligata per collegare il mare alla montagna. E’ inoltre un punto facile da raggiungere dai tanti turisti che nei mesi estivi affollano le spiagge circostanti. Puntiamo a offrire servizi per le attività sportive. La riscoperta dei siti archeologici, ma stiamo lavorando alla valorizzazione agroalimentare dei prodotti del Parco. I territori dei quattro comuni di Tepilora – ha concluso Sanna – hanno infatti un patrimonio zootecnico e una tradizione agricola ancora da raccontare e da proporre ai consumatori che ricercano in tutto il mondo qualità e genuinità”.