Vaccini, riaperture graduali, l’effetto stagionale e i comportamenti individuali. Sarebbero questi i quattro elementi che starebbero permettendo alla nazione di risollevarsi mentre il virus molla la presa.
“Stiamo assistendo ad un crollo di tutte le curve, soprattutto quella dei ricoveri, grazie anche all’effetto di copertura dei vaccini nelle fasce più fragili”. Parla in questi termini Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, facendo il punto sulla pandemia in Italia. “Uno degli elementi critici in questo momento – ha aggiunto – è il tracciamento, bisognerebbe potenziarlo, però se le Regioni trovano più casi rischiano di uscire dalla zona bianca. Servirebbe un piccolo aggiustamento di questa normativa che incoraggi le Regioni a potenziare il tracciamento anziché scoraggiarlo. Il virus, lentamente, molla la presa”.
Per Cartabellotta sono quattro, in particolare, gli elementi determinanti affinchè il virus mollasse la presa: “Vaccini, riaperture graduali, l’effetto stagionale e i comportamenti individuali”. Dello stesso avviso anche il vice ministro alla Salute: “Quello delle vittime è sempre l’ultimo dato in discesa e si mantiene alto anche quando la situazione è in deciso miglioramento. Ci aspettiamo che nel giro di 2-3 settimane le vittime diminuiranno in modo ancora più sensibile” ha detto Pierpaolo Sileri.
“I più fragili sopra gli 80 anni e i 70 sono stati protetti” ha poi aggiunto. Sulle vaccinazioni Sileri ha evidenziato che “negli ultimi giorni c’è stata un’accelerazione impressionante. In due settimane gli italiani che hanno ricevuto la prima dose sono passati da 18 a 23 milioni, da 8 a 12 milioni i totalmente immunizzati. L’adesione degli ultra 60enni purtroppo va a rilento. Bisogna cercarli, convincerli, raggiungerli. La strategia del vaccino sotto casa può essere vincente” ha concluso.