lItalia in un abbraccio
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Monumento all’Italia: un’idea della giornalista Katia La Rosa

Il due giugno l’Italia si stringerà in un abbraccio, progetto nato da un’idea della giornalista professionista, Katia La Rosa.

Il due giugno l’Italia si stringerà in un abbraccio. Con questo spirito sarà lanciato il progetto integrato nato da un’idea della giornalista professionista, Katia La Rosa. Nel giorno della Repubblica, in nome dell’Unità dell’Italia, sarà presentato il progetto della prima opera simbolo, inno alla vita, per celebrare il valore di tutti quegli italiani che continuano a lottare contro il virus. Il monumento emblema della rinascita, sarà realizzato dallo scultore Tommaso Cascella (figlio di Pietro Cascella che ha scolpito il monumento ai martiri di Auschwitz).

La giornalista

La giornalista, fresca di nomina nel consiglio d’amministrazione di Olidata, società quotata di IT, già autrice del libro “Il codice del Canone Inverso, in libreria da settembre, (edito da Guida Editori) che da anni dirige la comunicazione anche di Istituzioni e ha seguito l’informazione per il Senato della Repubblica per il progetto ha deciso di unire tre dimensioni: arte, comunicazione e tecnologia.

Il monumento, intitolato “Vita”, quando sarà inaugurato verrà poi proiettato olograficamente anche in tutte le principali piazze d’Italia: da Milano a Palermo. La Nazione, per la prima volta nel corso della Pandemia, si unirà in un caldo abbraccio di solidarietà, per rafforzare la propria identità nazionale. L’opera sarà collocata  il prossimo 18 marzo, nella giornata in ricordo delle vittime di Covid-19.

Il progetto

Nel giorno della Repubblica, in nome dell’Unità sarà lanciato un appello, a sindaci, presidenti delle regioni, imprenditori affinché possano aderire all’abbraccio di solidarietà individuando in ogni piazza il luogo esatto in cui proiettare il monumento simbolo. Il progetto – ha spiegato la dott.ssa La Rosa, rappresenta un vero testamento epocale che diviene storia. Condividerlo significa credere e promuovere lo sviluppo socio economico della nostra nazione. Sostenerlo, vuol dire riscriverne la storia e farne parte. E’ proprio dallo stare assieme, infatti, che nell’affrontare le avversità, nasce il senso più profondo di una comunità, che cresce e diventa più omogenea, fino a sublimarsi nella sua Unità. Dalla memoria, la forza per un nuovo futuro. Così il sacrificio di tanti, ha segnato la strada del riscatto per un’intera Nazione”.

L’opera

L’opera – ha spiegato, invece, lo scultore Cascella, – rappresenta la vittoria della vita sulla morte.  Il monumento “Vita”, specifica l’artista, è il simbolo che fonde gli elementi espressivi dell’esistenza umana. Lo scultore realizzerà un albero, che affonda le sue radici su altri elementi, che saranno resi noti solo durante l’inaugurazione dell’opera. Essa rappresenterà l’affermazione finale del bene sul male. Lo scultore intende rappresentare, attraverso la creazione di un albero, la vitalità del Cosmo, concepito nel suo aspetto di rinnovamento, rinascita e rigenerazione, allegoria della vita in costante movimento e trasformazione, in perenne estensione verso il cielo a sottolinearne la sua tendenza in un’instancabile trasfigurazione verso il cambiamento.

 

Il progetto,  prevede anche il lancio della piattaforma digitale “Italiainunabbraccio”, l’innovativo sistema digitale per creare una “comunità di umanità” in rete. Si racconterà la storia del popolo italiano, con la consapevolezza di vivere oggi quello che sarà raccontato domani. Cronaca, storie e dediche saranno condivisi in un luogo immune dalla pandemia per alimentare il ricordo e costruire uno spazio di umana comunità. Il progetto vuole divenire anche un public digital history una sorta di banca dati a contenuto storico e umano. La mostra sarà curata da Francesca Perti.

Gli autori

Tommaso Cascella è nato nel 1951 a Roma. Cinque dinastie di artisti. Quest’anno ricorrono i cento anni della nascita di Pietro, il padre che ha scolpito il monumento ai martiri di Auschwitz. La storia si ripete . Tommaso Cascella, realizzerà l’opera simbolo dedicata alla rinascita post Pandemia. Per lui la pittura e la scultura sono linguaggi naturali.

Nel 1995 viene nominato “Accademico per la scultura” all’Accademia di S. Luca, e una sua opera in bronzo viene collocata nel quartiere Tachikawa City di Tokyo. E’ presente con la scultura Cielo alla XII Quadriennale di Roma, e al Kaohsiung Museum of Fine Arts di Taiwan con una selezione di opere grafiche. Nell’aprile del 2006 gli viene dedicata una mostra pubblica a Pietrasanta intitolata:” il Linguaggio dell’iride”.

Il mese successivo inaugura con una sua personale la nuova galleria Spirale Arte di Monza. Nel 2010 è presente alla Tricromia Art Gallery di Roma e nello stesso anno espone una personale intitolata “L’amore per nome”, presso la galleria Marco Rossi a Pietrasanta. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia con la scultura Cielo rovesciato mentre nel novembre 2012 espone a Palazzo Aldobrandini a Roma per il progetto” “Arte in regola” e nello stesso mese, è presente alla Walter Bischoff Galerie di Berlino e a Firenze con la mostra Calendari.

 La giornalista Katia La Rosa

Katia La Rosa. Giornalista professionista, negli anni, ha diretto la comunicazione di uffici stampa nazionali – internazionali e gestito l’informazione per il Senato della Repubblica. La sua attività è anche concentrata nell’organizzazione di eventi istituzionali, nazionali, ed internazionali. Nel suo percorso professionale ha ricoperto ruoli manageriali nella direzione strategica di comunicazione e marketing. La sua carriera è anche rivolta al mondo accademico, dove svolge il ruolo di docente di “teoria e tecnica della comunicazione di massa” in atenei E- Learning. Ha scritto centinaia di articoli relativi al settore, tecnologico, sociale ed economico politico. Ha avviato una serie di iniziative volte alla tutela dell’ambiente ed in particolare alla legalità, richiamando le linee guida dell’agenda 2030.

Di grande impatto anche le sue analisi, (ispirate dalle moderne neuroscienze), sull’integrazione delle varie forme di comunicazione, come veicolo privilegiato della propria forza di persuasione. Ha lanciato l’idea di una dottrina sociale che rivaluti il concetto universale di “eccellenza” che ne faccia i cardini del Made in Italy, come elemento chiave per il traino dell’economia del nostro Paese. Founder delle piattaforme digitali: eccellenzamadeinitaly.com, ed Europa Press.

La giornalista oggi dirige la testata giornalistica, corrieredelmadeinintaly.it. E’ fondatrice e presidente dell’ osservatorio della violenza di genere. É anche autore del progetto di ricerca “Europa 4.0: Osservatorio per un’Europa in Network”. Innovativo sistema digitale che mette al centro ricerca, comunicazione ed informazione al servizio di imprese, Istituzioni Pubbliche e cittadini. Seguace dei testi di filosofia del linguaggio di Ludwig Von Wittgenstein, ha applicato le sue teorie all’efficacia dei messaggi nei diversi settori. In uscita il libro, “Il codice del canone inverso” a cui è legato il progetto.

About Alessandra Massidda

Appassionata di Danze Etniche, studio e mi formo come insegnante. La fotografia è la mia seconda passione, fotografo e viaggio alla scoperta della mia terra, la Sardegna. La psicologia? la mia terza passione. Credo fortemente che l'arte in tutte le sue forme sia una terapia molto efficace. Dimenticavo , studio Beni Culturali e Spettacolo all'Università di Cagliari.

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