Un edificio in legno è un serbatoio di stoccaggio di CO2. Il 5 Giugno si celebrerà la Giornata Mondiale dell’Ambiente.
Alcuni ricercatori di Aalto University hanno condotto uno studio condotto per stimare il potenziale di stoccaggio del carbonio dei nuovi edifici europei tra il 2020 e il 2040. Se l’80% dei nuovi edifici residenziali in Europa fosse fatto in legno, gli edifici potrebbero arrivare a immagazzinare fino a 55 milioni di tonnellate di anidride carbonica l’anno.
Ogni prodotto in legno, con un’impronta di carbonio molto bassa, è un serbatoio di stoccaggio di CO2: 1 m3 ne imprigiona circa 1 tonnellata.
Deborah Zani, ceo di Rubner Haus, ha sottolineato: “Siamo all’inizio di una nuova era. Il tema era razionalizzare, snellire e prepararsi a cento anni di accelerato consumo. La pandemia ci ha fatto scoprire le virtù della lentezza e dell’efficacia in alternativa a velocità ed efficienza. E il legno è il simbolo di questa nuova sensibilità, come lo fu il cemento nel Bauhaus. Costruire case in legno vuol dire costruire in equilibrio con la natura.”
Abitare in una casa in legno permette di beneficiare di una migliore qualità dell’aria. Le pareti in legno non emettono nell’ambiente domestico composti chimici dannosi per la salute ed essendo traspiranti, garantiscono la naturale regolazione dell’umidità e un elevato livello di comfort bioclimatico. Le case in legno Rubner Haus consumano il 20% di energia in meno rispetto a una casa di nuova costruzione in materiale tradizionale.
Sostenibilità è la parola chiave anche all’interno di Boutique, lo spazio Rubner Haus. Società specializzata in case prefabbricate con oltre 25mila case realizzate. Fa parte di BDF, associazione tedesca che riunisce le aziende che hanno superato criteri di verifica e requisiti elevatissimi in ambito efficienza energetica, tutela ambientale e basi contrattuali.