Uno studio di ricercatori italiani di Roma e Lecce. La luce emessa dai random laser si comporta come quella dei laser ultraveloci.
La luce laser emessa dai random laser si comporta in maniera molto simile a quelli impulsati ultraveloci. Lo hanno dimostrato i ricercatori dell’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma e Lecce. Lo studio pubblicato su Physical Review Letters.
Un recentissimo studio di ricercatori dell’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) delle sedi di Roma e Lecce. Ha dimostrato che la luce emessa dai random laser si comporta in maniera molto simile a quelli impulsati ultraveloci.
Negli impulsati ultraveloci l’emissione di radiazione avviene sottoforma di impulsi brevi e potenti. Sono utilizzati in ingegneria dei materiali, telecomunicazioni via fibra ottica, diagnostica medica e chirurgia. Ha spiegato Leuzzi, primo ricercatore di Roma.
Lo studio dei laboratori di Advanced Photonics del Nanotec di Lecce mostra come il disordine permette il manifestarsi di luce laser senza una cavità espressamente disegnata. Inoltre esso induce anche l’agganciamento’ dei modi, proprio come negli ultraveloci. Il tipo di non-linearità mode-locked fa dei random una piattaforma molto promettente per la costruzione e il training di reti neurali in grado di competere in efficienza con le tecniche allo stato dell’arte dell’apprendimento automatico.