Google Maps

Google Maps: 7 funzioni che influenzano il modo di muoversi

Dalla navigazione in realtà aumentata alla guida per non vedenti, alle previsioni di assembramento: così Google Maps ci semplifica la vita.

È fra le app più utilizzate e scaricate al mondo. Da quando è nata, 16 anni fa, ha beneficiato di moltissimi aggiornamenti ed è diventata sempre più completa. Ma è soprattutto negli ultimi 12-18 mesi che Google Maps si è arricchita con l’aggiunta di nuove funzionalità. Anzi, forse è fra le poche app che ci hanno davvero cambiato la vita. 

Calcolo dei tempi di percorrenza

Attraverso il Gps dello smartphone, ci si localizza nel mondo Si cerca il posto dove si vuole andare e si chiede a Maps di calcolare quanto tempo servirà, sia che si parta subito sia che si voglia partire (o arrivare) in un momento preciso. L’app lo calcolerà tenendo conto di eventuali chiusure, blocchi del traffico e rallentamenti. 

Durante l’ultima conferenza I/O, Google ha annunciato che presto Maps sarà anche in grado di calcolare il percorso più eco-sostenibile. Ciò permetterà di emettere meno anidride carbonica, perché magari attraversa zone meno trafficate o più pianeggianti.

Segnalazioni su Google Maps come su Waze

A fine 2019, Google ha annunciato che gli utilizzatori della popolare app di navigazione avrebbero potuto aggiungere le loro segnalazioni di disagi relativi ai percorsi su cui si trovano a viaggiare in macchina. Esattamente come è possibile fare con Waze, il “navigatore social” che è controllato proprio da Mountain View. Bastano un paio di tap per avvertire gli altri automobilisti di incidenti, lavori in corso, rallentamenti e anche della presenza di autovelox mobili.

Navigatore con la realtà aumentata

Utilissima per chi si sposta a piedi, la navigazione in realtà aumentata è disponibile da qualche tempo. Dopo avere cliccato su Live View e inquadrato il percorso con la telecamera del telefonino, frecce e indicazioni vengono sovraimpresse via software su quello che si sta guardando, permettendo di capire più facilmente dove svoltare e verso dove camminare. Questa funzionalità è disponibile anche su numerose auto, come alcuni modelli Mercedes venduti anche in Italia.

Guida vocale per non vedenti su Google Maps

Come annunciato a fine 2019, Google ha sviluppato un nuovo set di dettagliate informazioni vocali per i non vedenti che si affidano a Maps per spostarsi da un punto all’altro e non possono seguire il percorso sullo schermo. Indossando le cuffie, una voce guiderà la persona verso la destinazione. Riceveranno indicazioni precise sui metri che mancano a una svolta, raccomandazioni quando ci si avvicina a un attraversamento particolarmente trafficato o pericoloso e così via.

Quanto è affollata la nostra destinazione?

Cercando un hotel, un ristorante o un negozio, è possibile non solo leggere recensioni e giudizi delle altre persone. Ma anche conoscere gli orari di apertura e avere un’idea di quanto siano affollati. Che è una funzione piuttosto utile, soprattutto in periodo di distanziamento e ansia da assembramenti.

Le possibilità di sederci sul bus o sulla metro

Più o meno allo stesso modo, questa funzione (disponibile in un numero crescente di città nel mondo, Italia compresa) sfrutta i dati di posizionamento degli smartphone per stimare quanti ce ne siano contemporaneamente su un bus o su una metropolitana, elaborando così le statistiche sulle linee e le fasce orarie più affollate. Chiedendo a Maps di calcolare un percorso da un punto all’altro di una città, viene mostrato il primo mezzo in arrivo, appunto con informazioni sulla probabilità di trovare posto a sedere e gli eventuali minuti di ritardo.

Monitorato il percorso dei taxi

Da qualche tempo, Google sta testando in India la funzione Stay Safer, utile per chi si sposta in taxi da sola (o da solo): dopo avere calcolato il percorso migliore fra due punti di una città, segnala al passeggero se l’auto su cui sta viaggiando si allontana da esso di oltre 500 metri, eventualmente avvertendo amici o famigliari di quello che sta accadendo.

Lo scopo è soprattutto aumentare la sicurezza di chi viaggia e garantire un più tranquillo ritorno a casa, magari dopo una serata passata con gli amici, ma sarà utile anche per i turisti, per capire se il conducente sta prendendo un po’ troppo alla larga il percorso fra la stazione e l’albergo, o fra l’albergo e il museo. 

 

About Elisabetta Serra

Studentessa di Beni Culturali e Spettacolo presso l'Università di Cagliari.

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