Spazio

Nanosatelliti, lo sciame che ci aiuterà a colonizzare lo Spazio

I nanosatelliti sono stati i protagonisti di una conferenza organizzata dalla Italian Technion Society. “Il nostro obiettivo è creare un ponte tra l’ecosistema tecnologico israeliano e il mondo accademico e aziendale italiano”.

Sono sempre più piccoli, ma con un concentrato di altissima tecnologia. Sono i nanosatelliti, una folla spaziale che rappresenta una voce fondamentale della New Space Economy. Sulla Terra non richiedono i raffinati test in enormi “camere pulite”. E anche i costi di lancio sono contenuti e in genere vengono inviati in orbita come carico secondario. I nanosatelliti, le tecnologie che contengono, le loro applicazioni sono stati i protagonisti di una conferenza via webinar organizzata dalla Italian Technion Society, con Remy Cohen, presidente esecutivo, e Nora Alkabes, segretario generale. “Il nostro obiettivo è creare un ponte tra l’ecosistema tecnologico israeliano e il mondo accademico e aziendale italiano. Cominciamo da un settore-chiave come lo Spazio e poi replicheremo in aree come la medicina, la farmaceutica e l’energia”.

Icona dei nanosatelliti è il progetto ideato da Pini Gurfil, professore al Technion. “L’iniziativa si chiama Adelis-Samson” ha spiegato l’ingegnere, che è anche direttore dell’Asri, l’Asher Space Research Institute. “I primi 3 strumenti, a forma di parallelepipedo e sormontati da pannelli fotovoltaici, li abbiamo inviati in orbita lo scorso 22 marzo con un razzo russo Sojuz Fregat e sono regolarmente in attività. Li abbiamo dotati di un know-how per l’osservazione della Terra e dei mari”.

Hanno esposto i loro pannelli al Sole e hanno iniziato a puntare gli obiettivi. “Sono stabilizzati su 3 assi e le stazioni di terra normalmente impiegate per il telerilevamento ci forniscono ogni dato durante la traiettoria orbitale. I nanosatelliti rappresentano un presente che è già futuro. Rappresentano un investimento nell’ambito dell’Industria 4.0 e di quella che è nota come Smart Revolution”.

In partnership con l’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, e con Thales Alenia Space Italia per la parte industriale, il team di Gaudenzi è leader nello smart manufacturing per la produzione in larga scala di costellazioni di nanosatelliti.

About Elisabetta Serra

Studentessa di Beni Culturali e Spettacolo presso l'Università di Cagliari.

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