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digital covid certificate
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Pronti a viaggiare con il Digital Covid Certificate dell’Ue. Ecco come riceverlo

STRASBURGO – Con l’ufficializzazione del via libera al Digital Covid Certificate, approvato ieri in sessione plenaria a Strasburgo, il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli ha indicato chi potrà entrarne in possesso e quali saranno le modalità per riceverlo.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta sarà operativo dal 1°luglio 2021 e per i 12 mesi seguenti.

ll «Digital Covid certificate» sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali (l’ente che vaccina, l’ospedale dove si è stati curati o il laboratorio che ha effettuato il tampone) e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice QR.

Il documento attesterà che una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o ha effettuato un test recente con esito negativo o che è guarita dall’infezione. In pratica, si tratta di tre certificati distinti.

Un quadro comune dell’UE renderà i certificati compatibili e verificabili in tutta l’Unione europea, oltre a prevenire frodi e falsificazioni.

Come si ottiene il certificato?

Le autorità nazionali sono responsabili del rilascio del certificato. Potrebbe, ad esempio, essere rilasciato da centri che effettuano i test, dalle autorità sanitarie o direttamente tramite un portale eHealth. 

La versione digitale può essere salvata su un dispositivo mobile. I cittadini possono inoltre richiedere una versione cartacea. Entrambe le versioni disporranno di un codice QR contenente le informazioni essenziali e di una firma digitale per garantire l’autenticità del certificato.

Gli Stati membri hanno concordato un modello comune che può essere utilizzato per le versioni sia elettroniche che cartacee al fine di facilitarne il riconoscimento.

In che modo contribuirà alla libera circolazione?

Il Digital Covid Certificate dell’UE sarà accettato in tutti gli Stati membri dell’UE. Contribuirà a far sì che le restrizioni attualmente in vigore possano essere revocate in modo coordinato.

In caso di viaggio, il titolare del certificato dovrebbe, in linea di principio, essere esonerato dalle restrizioni alla libera circolazione: gli Stati membri dovranno cioè astenersi dall’imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di un certificato COVID digitale dell’UE, a meno che esse non siano necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica. 

In tal caso, ad esempio in risposta a nuove varianti che destino preoccupazione, lo Stato membro in questione è tenuto ad informare la Commissione e tutti gli altri Stati membri e giustificare tale decisione.
 

Come funzionerà il certificato?

QR code iconIl Digital Covid Certificate dell’UE contiene un codice QR con una firma digitale per impedirne la falsificazione.
Scan iconAl momento del controllo del certificato, si procede alla scansione del codice QR e alla verifica della firma.
digital signature iconOgni organismo autorizzato a rilasciare i certificati (ad esempio un ospedale, un centro di test o un’autorità sanitaria) ha la propria chiave di firma digitale. Tutte le chiavi di firma sono conservate in una banca dati protetta in ciascun paese.
validation iconLa Commissione europea ha creato un gateway per garantire che tutte le firme dei certificati possano essere verificate in tutta l’UE. I dati personali del titolare del certificato non passeranno attraverso il gateway dato che ciò non è necessario per verificare la firma digitale. La Commissione europea ha inoltre aiutato gli Stati membri a sviluppare software e app nazionali per il rilascio, l’archiviazione e la verifica dei certificati e li ha sostenuti nelle prove necessarie per aderire al gateway.

Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale dell’Unione Europea

About Nicola Palmas

Imprenditore digitale e manager culturale. Founder & CEO della startup Billalo, direttore artistico di Sardegna Concerti. Appassionato di musica, innovazione e marketing.