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App Store : 2% delle app contiene qualche truffa

Ogni anno vari tipi di malware riescono a colonizzare il Play Store. Le società che individuano e denunciano il problema e Google le rimuove.

Apple, nel corso del 2020, ha bloccato circa 1,5 miliardi di dollari di transazioni potenzialmente fraudolente e bloccato sul nascere un milione di applicazioni pericolose, che non hanno dunque trovato strada né spazio sull’App Store. Il loro negozio digitale offre 1,8 milioni di titoli 1. Rimosse oltre 48mila applicazioni perché nascondevano funzionalità nascoste e non dichiarate: copie; spam o scatole vuote destinate a convincere gli utenti a effettuare fantomatici o inutili acquisti; problemi di privacy.

Secondo i dati di Statista ogni mese vengono pubblicate sul Play Store oltre 100mila applicazioni. Secondo l’analisi del Washington Post il 2% conterrebbe una qualche forma di frode. Applicazioni di appuntamenti, lettori di codici QR e software si spacciano per programmi ufficiali di Amazon o Samsung. In certi casi c’è stato anche un lavoro di false recensioni per scalare le posizioni nella classifica delle più popolari. E dunque per essere scaricate più spesso.

Il peso di questo 2% in termini economici potrebbe aggirarsi intorno ai 48 milioni di dollari, secondo le stime del Post. La rimozione di applicazioni fraudolente da Play Store, piattaforma di Google che raccoglieva allo scorso dicembre oltre 3,4 milioni di app, è praticamente all’ordine del giorno. Eliminazioni praticamente ogni mese: violavano le regole del negozio o perché infette dal malware Joker. Malware per Android, in grado di eludere i sistemi di sicurezza, si attiva a ondate e utilizzando la tecnica del “Wap fraud” riesce a sottrarre denaro dal conto delle vittime attraverso l’iscrizione a servizi premium in abbonamento.

A Marzo Google ha rimosso dal Play Store 164 applicazioni scaricate. Sono in gran parte applicazioni di utilità, che le persone spesso scaricano rapidamente, senza pensarci troppo, quando serve loro uno scanner, una suoneria, la necessità di migliorare la vita della batteria, photo editor, presunti launcher Apple, app musicali, per misurazioni e molto altro.

Ogni anno vari tipi di malware riescono dunque a colonizzare il Play Store. Le società di consulenza informatica spesso individuano e denunciano l’elenco delle applicazioni colpite. Spiegano nel dettaglio il problema e Google le rimuove. Ma il gioco, è stato fatto. E finché gli utenti non se ne accorgono, e non le disinstallano, i programmi possono continuare a fare il loro sporco lavoro.

About Chiara Carboni

Studentessa presso l'Università di Cagliari - Beni Culturali e Spettacolo. Appassionata di cinema, arte e musica. Ogni tanto mi piace immergermi nelle meraviglie della nostra Terra.

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