Fonte di stress e di ansia, elementi che possono scatenare problemi cardiocircolatori; le donne meno soggette a malattie cardiovascolari.
Sono fonte di stress e di ansia, elementi che possono scatenare problemi cardiocircolatori. Nella percezione comune, le donne sono meno soggette degli uomini alle malattie cardiovascolari. Se questo può essere vero fino ai 40-50 anni di età, quando il cuore della donna è protetto dagli estrogeni immessi nell’organismo con il ciclo mestruale, le cose cambiano drasticamente con la menopausa, quando il rilascio di questi ormoni femminili si arresta.
Le donne in menopausa
È quindi necessario che le donne in menopausa si adoperino per abbassare i fattori di rischio, soprattutto perché il loro livello di colesterolo, per effetto del calo ormonale, tende a salire di più rispetto a quello degli uomini. Le donne tendono a ingrassare di più e a fare meno movimento degli uomini, ma hanno mediamente la pressione più bassa e fumano meno. Mantenere il peso-forma, fare attività fisica regolarmente, non fumare e scegliere un regime alimentare con pochi grassi saturi di origine animale, poco sale e molta frutta e verdura (4-5 porzioni al giorno), in assenza di familiarità e/o altre patologie fa scendere ad appena il 5-10% il rischio di sviluppare cardiopatie.
Anche l’attività sessuale è considerata attività fisica, equivalente a una lunga passeggiata, con tutti i benefici che ne derivano. In più, il piacere che se ne trae è dovuto alrilascio di endorfine, ossitocina e serotonina, che esercitano una funzione protettiva sul sistema cardiocircolatorio e funzionano come antidepressivi naturali. È inoltre scientificamente provato che l’attività sessuale tende a mantenere i livelli di colesterolo e di pressione più bassi.
Tuttavia è bene ricordare che il cuore è anche un muscolo e come tale va allenato, non a caso chi pratica attività sportive o semplicemente compie regolarmente del movimento (bastano 30 minuti per 3-4 volte a settimana) ha prestazioni migliori. All’opposto, attività sessuali sporadiche e troppo intense fanno male, soprattutto se associate al consumo di alcol o cocaina, che inducono a perdere il controllo e compiere sforzi eccessivi, con esiti anche gravi.
La cocaina inoltre provoca la morte delle cellule del miocardio, il tessuto del cuore, e aumenta la richiesta di prestazioni, spingendo a superare pericolosamente i limiti fisiologici. Meglio allora una sessualità senza “aiuti” pericolosi, con una frequenza di 3-4 volte a settimana, che protegge dall’insorgenza di malattie cardiovascolari.
I benefici
I benefici di una regolare attività sessuale vanno oltre quelli fisiologici, favorendo l’intesa di coppia e il benessere psicologico, utilissimo a contrastare lo stress e la depressione, nemici giurati del cuore. Ecco perché, anche per i pazienti che hanno subito malattie cardiovascolari importanti, è consigliabile mantenere una vita sessuale attiva, chiedendo senza timori il parere del medico. Gli uomini che assumono farmaci per tenere bassa la pressione (beta-bloccanti) potrebbero avere un calo di desiderio e qualche difficoltà erettile, ed è bene consultare il medico per aggiustare la terapia in modo da consentire una vita sessuale soddisfacente. Solo in casi rari e specifici le patologie cardiovascolari rendono impossibile l’attività sessuale, che va quindi mantenuta come efficace strumento di benessere e prevenzione.