Francesco, “Kento”, Carlo, è un artista a tutto tondo, oltre che rapper è anche scrittore
Proseguono gli appuntamenti estivi firmati Skillellé, animati dalle rime potenti del rapper Kento. Francesco, “Kento”, Carlo, è un artista a tutto tondo, oltre che rapper è anche scrittore. All’attivo ha più di mille concerti in Italia e all’estero. Da più di dieci anni organizza laboratori di scrittura negli istituti penali per minorenni o all’interno di scuole e comunità di recupero. Insegna come si scrivono ritornelli, rime e punchline, le strofe d’impatto. In aggiunta a questo come si fa a incanalare rabbia e frustrazione dissolvendola in serbatoi individuali di creatività. Skillellé è un progetto dell’associazione Malik ets selezionato dall’impresa sociale con i bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
“Non vedevo l’ora di iniziare questa nuova avventura in terra sarda -ha dichiarato l’artista-, in occasione della settimana di incontri partiti lunedì 21 giugno e organizzati all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni di Quartucciu”. “Quanto proposto ai ragazzi ospiti del nostro Istituto è una vera occasione di crescita -ha affermato Enrico Zucca, direttore dell’Istituto-, il confronto con l’esterno soprattutto in questo periodo di pandemia, dove molte iniziative si sono fermate, rappresenta un concreto segnale che infonde fiducia e speranza verso una ripresa della normalità”.
Sono due i progetti realizzati quest’anno da Kento ed entrambi portano il titolo “Barre“. Uno street-album “Barre Mixtape” e un libro “Barre-Rap, Sogni e Segreti in un Carcere Minorile”. Barre, dunque, come quelle di metallo alle finestre della cella. Inoltre così sono comunemente definiti i versi di una strofa rap. Il libro è un testo che riflette sul classismo insito nel sistema della giustizia minorile italiana, in cui a finire in carcere talvolta non sono i colpevoli, ma semplicemente gli ultimi per condizione economica, culturale e sociale. In particolare racconta la storia di un insegnante speciale nelle carceri minorili. Quasi duecento pagine in cui scorrono vite di ragazzi che pur scontando la loro pena hanno provato a mettersi in discussione componendo rime che parlano di amore, tristezze e paure.