Evento promosso dalla Lega del Filo d’Oro e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Al via domenica 27 giugno la IV “Giornata nazionale delle persone sordocieche“. In particolare è promossa dalla Lega del Filo d’Oro e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. L’obiettivo: fare luce su coloro che vivono questa disabilità, affinchè sia garantita una maggiore inclusione sociale.
“La sordocecità è solo la punta do un iceberg che riguarda le disabilità plurime e complesse – afferma il Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Mario Barbuto-, noi siamo impegnati su questo fronte per realizzare modelli di educazione e formazione dedicati che comprendono anche supporto e accoglienza estesi anche alle famiglie. È necessario un ulteriore passo in avanti che guardi alle necessità delle persone sordocieche per accompagnarle anche in età adulta. Per questo motivo, allo stesso modo, è importante creare strutture idonee così che possano costruire il loro progetto di vita in piena autonomia e dignità”.
Studio Istat
Queste necessità emergono anche in base a uno studio condotto dall’Istat in collaborazione con la Lega del filo D’Oro. Secondo lo studio in Italia sono 189 mila le persone che presentano problematiche sia alla vista che all’udito. Circa 108 mila conducono la propria vita stando a casa, perchè non sono in grado di provvedere in maniera autonoma a se stessi. Più del 55% dei disabili sensoriali si trova davanti a degli ostacoli che non gli permettono di muoversi liberimente e da soli. Infatti la metà di loro, più precisamente il 51,7% del totale comprende anche disabilità motorie. Allo stesso tempo 4 disabili su 10 hanno danni dovuti all’insufficienza mentale.
“Per garantire pari opportunità alle persone sordocieche nell’educazione, nell’accesso ai servizi, all’istruzione, alla formazione e nel riconoscimento dei loro diritti – precisa Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo D’Oro-, è bene fare chiarezza sull’applicazione della legge 107/2010 . Soprattutto fare in modo che siano riconosciuti come sordociechi coloro che sono affetti da una minorazione totale o parziale all’udito e alla vista sia congenità che aquisita. Questo, perchè non siano limitati nel campo della mobilità e della comunicazione”.