Intervista alla scrittrice Simona Incollu sul suo nuovo libro “Narciso e altre storie”
“Scrivere, per me, significa evadere dalla quotidianità. I personaggi del mio libro, realmente esistiti o del tutto inventati, abitano un non-luogo, e le loro storie sono unite da un unico filo, quello della fantasia.”
Queste sono le parole della giovane scrittrice Simona Incollu, la quale ha appena realizzato “un sogno nel cassetto”, pubblicando la sua prima raccolta di 20 racconti brevi intitolata “Narciso e altre storie”, con la casa editrice Women Plot.Alla domanda su quando fosse nata la sua passione per la scrittura, lei non sa rispondere con precisione, non ne ha più il ricordo, perché sin da bambina si divertiva a “giocare con le parole”. Infatti quelle filastrocche create, quelle poesie o quei racconti brevi hanno sempre fatto parte della sua quotidianità sin dall’infanzia. “Da bambina mi divertivo a scarabocchiare sulle agendine de L’Erbolario, che mi regalava mia zia, e da lì non mi sono più fermata”.
Come è nato “Narciso e altre storie” ?
E’ stata proprio quella voglia di lasciare un segno del suo mondo, che l’ha spinta a scrivere e pubblicare “Narciso e altre storie”. Molti racconti sono stati creati per suo figlio; quello stesso bambino che, lei ammette, ha influenzato in modo significativo la sua produzione. Questi scritti non nascono per i bambini; sono storie, nate quasi per caso, adatte a tutti. I temi sono complessi e molteplici: dall’amore, in tutte le sue forme, al body-shaming, fino ad arrivare all’emarginazione sociale. Ma la penna della Incollu è riuscita a renderli alla portata di chiunque; le storie crescono come cresce il lettore, assumendo significati sempre più profondi e sfumature sempre più variegate.
In una società come la nostra, dove tutto corre veloce, che importanza dai alla lettura, e soprattutto al tempo di quest’ultima?
La scrittrice non dimentica di essere, prima di tutto, una lettrice. “Chi vuole avvicinarsi al mondo della scrittura deve, inevitabilmente, leggere tantissimo. Ritengo la lettura fondamentale, soprattutto se fatta ad alta voce. Preferisco un libro a fine giornata, piuttosto che un film”. Tanti sono stati gli autori e le loro caratteristiche che hanno colpito la giovane Simona: dal gusto dell’orrido di Edgar Allan Poe, al modo elegante e reale di raccontare la Sardegna di Grazia Deledda. Ma il suo vero amore letterario è stato quello per Oscar Wilde, il cui Dorian Gray ha fatto da Cupido.