I consigli per riprendere al meglio la luna utilizzando la fotocamera che abbiamo in tasca.
Gli smartphone di ultima generazione sono dotati di obiettivi sempre più potenti, capaci di scattare immagini talvolta paragonabili a quelle di una fotocamera professionale. Con i giusti accorgimenti oggi si può utilizzare uno smartphone anche per scatti più complicati a soggetti difficili, come la Luna.
Per fotografare la Luna piena è bene utilizzare un teleobiettivo. Le ottiche a focale lunga fanno ormai parte delle dotazioni standard di moltissimi cellulari, in tutte le fasce di prezzo. Gli smartphone top di gamma hanno dalla loro una serie di vantaggi, come la stabilizzazione ottica dell’immagine.
Poiché utilizzerete la focale lunga per fotografare un soggetto che si muove nel cielo notturno, il consiglio più importante è questo: montare lo smartphone su un cavalletto. Munitevi di una clip che si possa agganciare a un treppiede e usatelo per tenere fermo il dispositivo. In alternativa appoggiate lo smartphone su una superficie rigida e usate un oggetto più pesante per tenerlo in posizione.
I dispositivi di ultima generazione includono ormai tutti una modalità di scatto “Pro” o “Manuale”. Per regolare i tempi di esposizione, l’apertura e l’Iso (la sensibilità) del sensore per riuscire ad ottenere il miglior scatto possibile della Luna.
La maggior parte degli smartphone più recenti include una modalità di scatto notturna coadiuvata dall’intelligenza artificiale. Con un soggetto molto luminoso in un cielo buio, come la Luna appunto, la “modalità notturna” rischia di andare in tilt e di non produrre risultati di qualità soddisfacente.
Riuscire a includere la Luna nel paesaggio scattando con lo smartphone, però, potrebbe non essere semplice. In città, in particolare, i palazzi o i lampioni sono punti di luce intensa che complicano molto le regolazioni necessarie ad armonizzare la Luna in un’inquadratura più ampia. Il consiglio, in questo caso, è di cercare un luogo ideale senza troppe luci artificiali e con elementi in penombra, sufficienti a dare un’idea, per confronto, delle dimensioni del satellite.