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Teatro del Segno: “Dov’è il filo?” sbarca a Cagliari

Finale in poesia per “Teatro e Marmellata”: giovedì 1 luglio alle 17 al TsE di Is Mirrionis a Cagliari va in scena “Dov’è il filo? Una storia di marionette e marionettisti” di e con Agostino Cacciabue e Rita Xaxa per la regia di Stefano Ledda e Gennaro Ponticelli (che ha collaborato pure alla drammaturgia) tra danzatrici e fachiri, oggetti che si “animano” e le fantastiche avventure di un omino di fil di ferro che sogna di volare.

“Un teatro senza quartiere” nato per intrattenere i bambini e i ragazzi del quartiere di Is Mirrionis, privo di un vero e proprio teatro fisico.

Un ideale viaggio “dietro le quinte” nell’ultimo appuntamento con la rassegna per bambini e ragazzi (e per le famiglie) organizzata dal Teatro del Segno nell’ambito del progetto “TEATRO SENZA QUARTIEREper un quartiere senza teatro” 2017-2026: una coppia di artisti nel “tempo sospeso” in cui non è possibile girare il mondo in tournée provano a inventare nuovi personaggi e nuove storie “appese a un filo”. Guardandosi intorno scoprono che perfino un anonimo straccio per lavare i pavimenti può trasformarsi in qualcos’altro. Da qui inizia la magia dei giochi d’ombre tra il battito d’ali di una farfalla e una scala che sale verso il cielo.

Nel regno della fantasia tutto diventa possibile ma come spiegava un vecchio scienziato tanto tempo fa «è necessario muoversi per rimanere in equilibrio».

La magia del teatro di figura in “Dov’è il filo?  Una storia di marionette e marionettisti” – il nuovo spettacolo ideato e interpretato da Agostino Cacciabue e Rita Xaxa che chiude in bellezza giovedì 1 luglio alle 17 al TsE di Is Mirrionis a Cagliari il cartellone di “Teatro e Marmellata” 2021, la rassegna a misura di bambine e bambini, ragazze e ragazzi (e famiglie) organizzata dal Teatro del Segno nell’ambito del progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE” per un quartiere senza teatro” 2017-2026. Una pièce immaginifica dove gli oggetti del quotidiano prendono vita e si trasformano.

“Dov’è il filo?”: un intreccio di trame

Dov’è il filo?” racconta in un intrigante gioco metateatrale la nascita di uno spettacolo, intrecciando le trame sospese delle esistenze dei personaggi, ciascuno con un’identità e un carattere ben riconoscibili, ma capaci tutti di imprevedibili metamorfosi, alla realtà del mondo “dietro le quinte”.

Un titolo che è una domanda dal sapore quasi pirandelliano sul significato nascosto dietro le apparenze, sulle ragioni per cui le cose accadono, su chi o che cosa tenga le fila e faccia muovere e agire i personaggi, veri o inventati.

Quell’amore per l’arte che ha fatto incontrare i loro destini, tra la Penisola e la Sardegna, tra il Teatro Laboratorio Mangiafuoco di Milano e la compagnia di Otello Sarzi, fino alla scelta di trasferirsi sull’Isola per intraprendere una nuova avventura con il Teatro Tages: una vita intensa, tra tournées in Italia, Colombia, Francia, India, Messico, Senegal, Slovenia, Svizzera e Singapore, per inventare e raccontare storie “appese a un filo” e ammaliare un pubblico di grandi e piccini.

«“Dov’è il filo?” nasce dall’idea di approfittare di questo periodo di calma forzata per creare uno spettacolo nuovo»

«“Dov’è il filo?” nasce dall’idea di approfittare di questo periodo di calma forzata per creare uno spettacolo nuovo» – raccontano “a due voci” Agostino Cacciabue e Rita Xaxa.

I protagonisti “umani” sono diversi e complementari, la figura maschile incarna il perfezionismo, la ricerca delle cose esatte mentre la figura femminile è più interessata ai sentimenti, più attratta dalle emozioni: insieme scopriranno che quell’“errore” nel movimento del fachiro, quello squilibrio può diventare una risorsa, rappresenta una peculiarità del personaggio».

I due marionettisti sono alla prese con la costruzione di un nuovo lavoro, alla ricerca della giusta ispirazione, si guardano intorno e “scoprono” nelle cose più insignificanti una seconda natura fantastica che li anima.

«Nella realtà – come nella scena – tutto scaturisce da un’intuizione, un’idea che poi viene sviluppata.

Un gioco di specchi tra reale e immaginario

Un gioco di specchi con la realtà ma quei loro alter ego teatrali sono «esseri di fantasia. Esseri che non ci somigliano se non vagamente, e infatti recitare un copione non è per nulla facile, significa riscrivere completamente la grammatica dei gesti.

“Dov’è il filo?” è «uno spettacolo per famiglie» in cui ciascuno può cogliere gli aspetti che lo riguardano più da vicino. Riconoscersi e lasciarsi coinvolgere o semplicemente divertirsi e ritrovare il gusto della meraviglia.

Si rinnova – dopo più di un anno di “sospensione” – l’appuntamento con “Teatro e Marmellata” al TsE di Is Mirrionis a Cagliari, uno speciale invito a teatro rivolto ai giovanissimi del quartiere. Previsti abbonamenti omaggio per i residenti, oltre alla consueta formula del “biglietto sospeso”. E’ possibile offrire la visione di uno spettacolo a chi non può permettersi di pagare l’ingresso.

“Teatro e Marmellata”: uno sforzo comune per il teatro e il quartiere

Teatro e Marmellata” 2021 – la rassegna di teatro ragazzi organizzata dal Teatro del Segno e il laboratorio “Giochi di Luce” si inseriscono nel progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE per un quartiere senza teatro” 2017-2026 a cura del Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda – in collaborazione con la Parrocchia di Sant’Eusebio di Cagliari e con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Verde Pubblico del Comune di Cagliari, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna.

Per informazioni e prenotazioni: cell. 3914867955 (anche whatsapp) – e-mail: biglietteria.teatrotse@gmail.comwww.teatrodelsegno.com

About Daniele Mereu

Studente magistrale in Relazioni Internazionali (Studi Euro-Mediterranei) presso l'Università di Cagliari. Laureato in Scienze Politiche e diplomato in Relazioni Internazionali per il Marketing.

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