Storia di giudizi contro le donne afroamericane negli anni’60. Il libro di Margot Lee Schatterly che racconta la storia femminista di tre persone che lavoravano alla NASA.
Nel film ci troviamo negli Stati Uniti, intorno agli anni ’60. Parla di tre signore, ovvero Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, che lavorano presso la sede della NASA a Hampton, in Virginia. Il loro ruolo è quello di inserire dati e viene negato qualsiasi riconoscimento, solo per il loro colore di pelle. Una di queste donne è la prima persona di colore a lavorare nel gruppo e nell’edificio intero e collaborò con la NASA, sfidando il razzismo e sessismo che ha subito.
Traccia le traiettorie per il “Programma Mercury” e la missione “Apollo 11”. Nel corso del film, esse riescono a farsi rispettare e ad ottenere delle promozioni, superando anche le posizioni che i loro colleghi bianchi occupavano. Una cosa che mi ha colpito di questo film è il fatto che queste donne con la loro determinazione hanno ricevuto gli stessi diritti dei bianchi.
Questo film è un film biografico-drammatico, basato sull’omonimo libro di Margot Lee Schatterly, i cui protagonisti sono 3 donne, poi abbiamo altri personaggi. Il film esce nel 2016 e il regista è Theodore Melfi, che insieme ad Allison Schroeder, ha deciso di trasformare le carriere di queste donne. Nel film, per la colonna sonora, un album di Pharrel Williams che si chiama “Hidden Figures- Original Score”. Queste donne vengono giudicate e non vengono viste per com’erano, ovvero delle donne in gamba, intelligenti e con delle grandi capacità. Una citazione che posso utilizzare per spiegare le discriminazioni che queste 3 donne subiscono è “Non giudicare un libro dalla copertina”, proprio perché vengono giudicate per come sono all’esterno senza contare le capacità che loro hanno. Vengono anche considerate inferiori rispetto ai loro colleghi bianchi, per il loro colore di pelle.