Il protagonista di Wonder, Auggie, viene spesso preso in giro per il suo aspetto, ma la storia insegna che non si deve giudicare una persona dal proprio aspetto.
Wonder è un film comico-drammatico che racconta la storia di Auggie, diminutivo di August, un bambino con una rara malattia che affronta per la prima volta la scuola. Prodotto nel 2017 da Stephen Chbosky negli Stati Uniti, è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di R.J. Palacio del 2012. Si è candidato a diversi premi e ha vinto l’Oscar per il miglior trucco.
È un film adatto a tutte le età, in modo particolare ai bambini perché offre lezioni di vita utili nell’ambito sociale che potrebbero aiutarli a relazionarsi fra loro senza giudicare prima di conoscere o prendere in giro, anche se negli Stati Uniti è vietato ai minori di 10 anni non accompagnati per “bullismo e linguaggio forte”. Per me è un film fantastico che insegna a saper accettare tutti.
Il protagonista, August Pullman, è interpretato da Jacob Trembley, mentre, i suoi genitori, Isabel e Nate sono interpretati rispettivamente da Julia Roberts e Owen Wilson, ottimi attori con molta esperienza.
Auggie ha subito 27 interventi chirurgici per rendere possibile vista e udito e la sua famiglia gli ha sempre donato amore e supporto, soprattutto sua sorella Via e il suo primo amico Jack.
Il regista non gira il film negli Stati Uniti, come si potrebbe immaginare, ma in Canada, più precisamente a Vancouver, dove i costi di produzione sono più bassi. La scuola che frequenta Auggie è la Heritage Woods Secondary School di Port Moody. Le musiche originali sono composte da Marcelo Zarvos e altri artisti e l’album delle colonne sonore del film è disponibile in Italia dal 21 dicembre 2017.
Curiosità
Il titolo “Wonder” in italiano significa “meraviglia” e l’autrice Raquel Jaramillo, del romanzo a cui si è ispirato il film, ha raccontato questa storia poiché è un fatto realmente accaduto: suo figlio di 3 anni, infatti, si era spaventato dopo aver visto una bambina con una deformità facciale, affetta appunto dalla stessa sindrome di Auggie, la sindrome di Treacher Collins.
Ci sono molti film, libri o serie TV che sensibilizzano le persone da questo punto di vista. Un ottimo esempio può essere la serie “Atypical” di Robia Rashid: il protagonista è un ragazzo autistico e tutti lo definiscono strano, ma lui invece è molto intelligente e riesce a superare tutte le critiche.