La Sala consiliare dell’Università di Sassari è da oggi intitolata a Camillo Bellieni. La cerimonia, preceduta da un convegno sul ruolo dello storico, principale ideologo e figura di spicco tra i fondatori del Partito Sardo d’Azione, si è svolta questa mattina nell’Ateneo sassarese, alla presenza del rettore, Gavino Mariotti, del presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, del senatore, Carlo Doria e del direttore dell’Istituto Studi e Ricerche “Camillo Bellieni” di Sassari, Michele Pinna.
Chi era Camillo Bellieni ?
Camillo Bellieni nacque a Sassari il 31 dicembre del 1891, figlio di Nicola Bellieni, di remote origini comasche, e di Elisabetta Marras. Cresciuto, per buona parte della sua infanzia, a Thiesi (in provincia di Sassari), dove il padre esercitava la professione di farmacista, conseguì la laurea in Giurisprudenza a Sassari e, successivamente, quella in Filosofia a Roma. Poi si trasferii per motivi di lavoro a Napoli (città nella quale partecipava attivamente ai circoli culturali e politici d’impronta radicale), dove conobbe e successivamente sposò Margherita Ciampo.
Volontario nella prima guerra mondiale, combatté come soldato semplice del 134º reggimento fanteria nella battaglia del Carso. Divenuto sottotenente nel 43º reggimento fanteria, si distinse negli assalti alle trincee di Plava e delle Frasche. Con la Brigata Sassari, nei combattimenti che interessarono l’altopiano di Asiago, rimase invalido nel Novembre 1917. Ricevette due medaglie al valore militare.
Per cosa era famoso Camillo Bellieni ?
Camillo Bellieni è stato per troppo tempo oscurato e sottovalutato a livello storiografico e politico rispetto ad altre importanti personalità del Novecento, ma rappresenta un esempio di intellettuale con grandi relazioni internazionali che possiamo iscrivere a buon titolo nella storia politica italiana ed europea .
È forse anche la figura più rappresentativa e poliedrica del sardismo. Oggi restituiamo a questo intellettuale e all’intera Sardegna il giusto posto che merita nel pantheon laico dei pensatori sardi”.
A precedere le parole del presidente è stato l’intervento del rettore: “Bellieni ha difeso i diritti fondamentali di libertà e di uguaglianza, rappresentando con coerenza i propri ideali, il suo senso delle istituzioni e il suo impegno per il riscatto della nostra gente”.