Un nuovo reattore per la trasformazione del metano in idrogeno, immagazzinando il carbonio che potrà essere utilizzato nelle aziende chimiche.
Prende il via un nuovo progetto privato dove la Sardegna si candida a diventare un hub per l’idrogeno green nel Mediterraneo. Alla base del cambiamento un brevetto esclusivo di cui si conosceranno i dettagli nei prossimi giorni. La rivoluzione annunciata sta proprio nell’assenza di immissione di anidride carbonica al termine del processo di scissione della molecola di metano, prelevata dai pozzi idrocarburici, dalle reti cittadine o dai biodigestori, in idrogeno verde e carbonio.
Anni di ricerca e sviluppo da parte della società Tecnoproject hanno portato alla realizzazione del prototipo con emissione a vapore acqueo. Il progetto è testato ad oggi solo in scala ridotta. A Capo della società oggi controllata dalla TMP Energy l’ingegnera Tullia Zucca. Dopo il deposito del brevetto si passerà alla costruzione del primo impianto in scala 1:1, in collaborazione di partner nazionale ed internazionali.
“Come sanno tutti l’idrogeno green è il carburante del futuro – dice Federico Meloni Ad della Kilometro Blu S.p.A – L’idrogeno è un vettore energetico che si utilizzerà nei motori a combustione interna o nelle celle a combustibile che non producono praticamente emissioni di gas serra quando vengono bruciati con l’ossigeno.. Il cambiamento climatico è un problema serio che sta diventando sempre più evidente a gran parte della popolazione. Oggi abbiamo trovato una possibile soluzione per un futuro green non solo per la Sardegna e l’Italia”.
Il settore è parte integrante del progetto “Internet dell’energia“, infrastruttura di ricerca e sviluppo creata dalle due piattaforme Kilometro Blu Station e Kilometro Giallo, che prevede la realizzazione nell’Oristanese del primo polo nazionale scientifico ed energetico ad essere alimentato con il Gnl, sia per la produzione di energia elettrica che per creare calore e freddo.