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Intelligenza artificiale uso a fin di bene

Cosa è l intelligenza artificiale ?

Si tratta di uno studio ricco e articolato, realizzato da Ong 2.0, Cisv, AIxIA (l’Associazione italiana per l’Intelligenza artificiale) e dal dipartimento di Informatica dell’Università di Bari Aldo Moro, con il sostegno del ministero degli Esteri, di 4 aziende italiane del settore e del Cnr. Un lungo lavoro di ricerca che è sfociato in una delle pubblicazioni più complete sul tema, a livello italiano.

L’intelligenza artificiale è una disciplina, che studia metodi e strumenti che consentono di far fare a una macchina cose che appaiono intelligenti”.

Si cerca di spiegare in termini semplici un fenomeno complesso, fornendo definizioni chiare e possibili sviluppi in un futuro più o meno immediato.

Cosa si propone di fare il volume sull’ intelligenza artificiale ?

Soprattutto, nella fase introduttiva, oltre a raccontare la storia della IA, fotografarne lo stato attuale e i possibili sviluppi, il volume si pone anche domande scomode, che in un percorso come quello dell’innovazione tecnologica, che a volte sfocia in un entusiasmo aprioristico e a volte quasi fideistico, non sono così scontate.

Una su tutte: “La domanda che dobbiamo porci è se valga davvero la pena di costruire macchine del genere”. Come affrontare la cosiddetta singolarità tecnologica, quel momento in cui il progresso accelererà oltre la capacità di previsione e comprensione degli esseri umani?

L’intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile
Tra queste sfide, ci sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile individuati dalle Nazioni Unite. Per ogni obiettivo si descrive  come i sistemi di intelligenza artificiale possono far parte dell’utilizzo per favorirne il raggiungimento. Se ne evidenziano i pro e i contro riportando i casi concreti di applicazione già in atto.

Prevenire fenomeni climatici estremi, ottimizzare l’uso dell’acqua per scopi agricoli, utilizzare il riconoscimento facciale per rilevare la malnutrizione infantile, combattere l’abbandono scolastico o individuare i luoghi più intolleranti: sono solo alcuni dei casi di utilizzo dell’intelligenza artificiale a fin di bene, raccolti nel volume L’Intelligenza Artificiale per lo Sviluppo Sostenibile.

Benessere villaggi africani

Nell’ambito della lotta alla povertà (primo degli obiettivi), nel 2020, un articolo di Nature Communication evidenziava l’impiego del deep learning per misurare il livello di benessere dei villaggi africani. Sfruttando immagini satellitari multispettrali , modelli di deep learning è possibile prevedere stime basate su un sondaggio della ricchezza di circa 20mila villaggi africani.

Il metodo prende come riferimento le emissioni luminose dei villaggi, correlando l’emissione alla ricchezza. La stima presenta qualche margine di imprecisione, ma non superiore a quelli presenti nelle misurazioni condotte attraverso censimento, in un territorio complesso come quello africano. Le stime satellitari si sono dimostrate molto utili e hanno permesso di creare una mappa della ricchezza.

Per combattere la fame, due best practice spiccano sulle altre: in CileNotCo sfrutta una IA per creare nuovi prodotti alimentari sostenibili, creando formule che riproducono perfettamente il sapore e la consistenza dei cibi, senza usare cibi di origine animale. NotCo vende latte che non arriva dalle mucche e maionese che non fatta con le uova e per riuscirci si avvale di un supercomputer dotato di intelligenza artificiale, responsabile della combinazione degli ingredienti.

Il consumo dell’intelligenza artificiale
Gli algoritmi di intelligenza artificiale, dunque, possono aiutare nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità definiti da Agenda 2030. Ma c’è anche un altro lato della medaglia: i ricercatori dell’Università del Massachusetts Amherst, eseguendo una valutazione sull’energia necessaria ad addestrare le IA, hanno rilevato che si può arrivare a emettere 284 tonnellate di anidride carbonica equivalente, emissioni pari a quasi 5 volte quelle della vita media di un’auto americana, produzione inclusa.

C’è bisogno di una grande potenza elaborativa e di quantità di energia rilevanti, spesso generate da combustibili fossili, con un impatto negativo sull’ambiente. Una sfida nella sfida. Ma magari sarà proprio un’intelligenza artificiale ad aiutarci a trovare una soluzione.

About Andrea Perra

Sono un ragazzo a cui piace molto fare sport divertirmi e socializzare con le persone. Mi piace scrivere, ascoltare musica e gli animali. Mi piace pure fare rime e viaggiare .Sono amante del calcio infatti tifo il Cagliari. Ho studiato nella facoltà di scienze politiche e dopo aver conseguito la laurea ora sto studiando per diventare Consulente del lavoro.

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