Netflix cresce ancora dopo l’esplosione dello scorso anno durante la pandemia e i lockdown.
Ma i risultati trimestrali riportati ieri dal gruppo hanno in parte deluso le attese del mercato. È il caso dei nuovi abbonati, che al 30 giugno erano 1,54 milioni.Dato migliore rispetto agli 1,12 milioni previsti dalla società ma inferiori agli 1,75 milioni attesi da buona parte degli analisti.È il peggior rallentamento nella crescita degli abbonati in otto anni. Per arrivare a un incremento di 5,5 milioni bisogna andare indietro fino al primo semestre del 2013, quando Netflix cominciava a proporre contenuti originali. Così l’annuncio di oggi segna un’altra svolta storica per la piattaforma di streaming tv. Anche i videogiochi saranno prodotti in proprio, nell’ambito di una strategia pluriennale che appare però ancora vaga.Il lancio effettivo del servizio infatti, non ha ancora una data.
La società di Los Gatos, California, ha anticipato la mossa la scorsa settimana
La società americana ha comunicato l’assunzione di un dirigente esperto di videogiochi, Mike Verdu, per esplorare potenziali opportunità in un altro campo dell’intrattenimento. “Vogliamo far crescere il servizio di abbonamento e renderlo più importante per le persone”, ha detto il co-CEO di Netflix Reed Hastings agli investitori. Greg Peters, chief product officer di Netflix, ha spiegato che l’azienda si concentrerà inizialmente sui titoli per smartphone.Si espanderà poi anche a console e televisori.
Per il terzo trimestre la società prevede al momento 3,5 milioni di nuovi abbonati
Gli analisti ipotizzano una crescita di almeno cinque milioni di nuovi utenti e di addirittura 9 milioni nel quarto trimestre. Nella lettera agli investitori, il gruppo di Los Gatos in California ha infine indicato di non temere particolarmente la crescente concorrenza, come quella di Disney+, e di non guardare dunque alle acquisizioni per rafforzarsi. “Non vediamo alcun asset che dobbiamo assolutamente avere e non abbiamo trovato alcun grande operatore con caratteristiche tali da indurci ad agire”. “Siamo per lo più in competizione con noi stessi per migliorare il nostro servizio il più rapidamente possibile. Se riusciremo a farlo, siamo fiduciosi che potremo mantenere la nostra posizione di forza e continuare a crescere bene come abbiamo fatto negli ultimi venti anni e oltre”.
I giochi inizialmente saranno legati alle programmazioni più popolari di Netflix
Potrebbero arrivare anche titoli del tutto indipendenti. E dall’altra parte, Netflix potrebbe creare serie TV o film ispirati ai suoi videogiochi, come fanno da anni i concorrenti.
I numeri
Il totale degli abbonati a livello globale è salito a 209 milioni ma preoccupa la perdita di 430.000 utenti negli Stati Uniti e in Canada, ovvero i due mercati più redditizi. Non hanno rispettato le attese degli analisti nemmeno gli utili per azione, di 2,97 dollari (1,35 miliardi in valori assoluti) contro i 3,16 dollari pronosticati dal consensus (da 1,59 dollari ad azione o 720 milioni un anno fa) mentre il fatturato ha battuto leggermente le previsioni a 7,34 miliardi dai 7,32 miliardi dello stesso trimestre 2020. La forbice fra le attese dell’azienda e quelle degli analisti minaccia di allargarsi ulteriormente nel corso dei prossimi mesi.