Proseguono gli appuntamenti del XIII Nur Archeo Festival. È un gradito ritorno, quello di Paolo Panaro, protagonista dello scenario e attore di rango che narrerà “Racconti Decameron” nell’area archeologica di Genna Maria, il 1 agosto alle ore 19,00.
Lo spettacolo sarà preceduto da una visita guidata al sito, curata della cooperativa Turismo in Marmilla, che si terrà alle ore 18.00. Il costo del biglietto è di euro 3,00 a persona. L’ingresso al solo spettacolo è completamente gratuito.
Per prenotare bisogna rivolgersi al 333 1760216 (anche whatsapp) oppure al 070 9300050 o, ancora, alle mail: turismoinmarmilla@gmail.com – museo@comune.villanovaforru.ca.it
L’evento è organizzato con il contributo del Comune di Villanovaforru.
È importante ricordare che l’ingresso è obbligatorio con l’uso della mascherina di protezione. Inoltre verrà rilevata la temperatura corporea, la quale dovrà essere inferiore ai 37,5°. L’evento si svolgerà rispettando rigidamente tutte le norme comportamentali per accogliere gli spettatori in sicurezza e in linea con le guide governative.
Il Nur Archeo Festival si terrà nel suggestivo paese di Villanovaforru, pregno di storia e cultura. La zona era abitata già all’epoca nuragica, vista la presenza di numerosi nuraghi, e in epoca romana, per la presenza di diverse tombe con vari reperti archeologici. Nell’epoca medioevale appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Marmilla, e apparteneva alla diocesi di Usellus e Terralba, unificate poi in quella di Ales.
Alla caduta del giudicato (1410) entrò a far parte del Marchesato di Oristano. In seguito al fallimento della rivolta antiaragonese di Leonardo Alagon, ultimo marchese di Oristano, dopo la battaglia di Macomer (1478) tutta l’area passò sotto il dominio aragonese.
In epoca aragonese fece parte dell’Incontrada di Parte Montis, appartenente alla contea di Quirra, feudo dei Carroz. Nel 1603 la contea divenne un marchesato, feudo dei Centelles. In periodo sabaudo, nel 1798, passò agli Osorio de la Cueva, in possesso dei quali rimase fino al 1839 quando fu riscattato in seguito alla soppressione del sistema feudale.