Teatro e natura s’incontrano in “94 passi in giardino”. Lo spettacolo della Casa degli Alfieri, scritto e interpretato da Lorenza Zambon. In scena martedì 3 agosto alle 19 tra le Domus de Janas nel magico scenario della Necropoli di Prunittu a Sorradile.
Il Janas Festival 2021 è organizzato da Le Voci di Astarte con la direzione artistica di Sabrina Barlini. Inaugurato il 27 luglio scorso con i racconti delle “Cantastorie” a Santadi oggi si trasferisce a Santadi. In programma la pièce originale che racconta di «un giardino molto amato e delle mille cose che vi accadono».
Lorenza Zambon ha saputo innestare la sua passione teatrale con l’interesse per le piante e il paesaggio. Un percorso originale in cui l’arte del narrare storie si fonde con la forza generatrice e le continue metamorfosi della natura.
“94 passi in giardino” descrive la nascita di un giardino, «strappato al gerbido e alla boscaglia», che prende forma da una prima montagnola di terra. «Venti anni dopo gli umani sono cresciuti, il giardino è maturo e rivela i suoi segreti più profondi. Le scoperte e le meraviglie non hanno fine».
Una geografia dell’anima si compone attraverso la lettura del paesaggio, dei segni e dei simboli reali. Immaginari che compongono una grammatica delle emozioni, in un dialogo costante tra l’artista e il suo ambiente. Una costante mutazione che cambia ad ogni stagione. Un processo di evoluzione che cambia, non diversamente, dallo spirito umano. «Si parla di un un sentiero segnato con i passi, e di altri, selvatici, di bosco e di città, sentieri del desiderio che raccontano storie». “94 passi in giardino” traccia attraverso le parole e i gesti, come un arcano rito. «Un percorso intimo e anche visionario», per rivolgere al pubblico un sommesso «invito in un luogo segreto e accogliente».
Il Janas Festival 2021 (ri)parte così da Sorradile, con le sue suggestive “dimore delle fate” scavate nella roccia che diventano teatro “naturale”, per approdare mercoledì 4 agosto alle 21.30 in piazza Chiesa a Masainas con la moderna favola de “La capretta di Maria” (produzione Il Crogiuolo).