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Al via venerdì 6 Agosto la rassegna “Musicomica” organizzata dalla Cooperativa Teatro e/o musica all’interno di “Sassari estate”.
Tra musica e risate, prenderà il via il 6 Agosto “SassariEstate”, inizierà con Rita Pelusio e terminerà il 9 Agosto con Clown in libertà”
La rassegna offre performance di attori-musicisti che costruiscono i loro spettacoli mettendo insieme raffinate esibizioni musicali e gag comiche. I protagonisti sulla scena sono artisti in grado di coniugare i virtuosismi strumentali con le clownerie coinvolgendo lo spettatore in un’atmosfera di divertimento e grande musica.
Sul palco di Piazza Moretti. alle 21,30 salirà nel primo appuntamento Rita Pelusio con lo spettacolo Diario di una costola. Attrice teatrale Pelusio ha partecipato in tv a diversi programmi di successo tra cui “Markette” e “Colorado Cafè”.
Di origini Salentine dopo gli studi in clowneria e mimo alla scuola di Jean Mening si è dedicata al cabaret. Tra i suoi personaggi più noti: l’irriverente teenager macabramente innamorata di uomini adulti, Adelina Perez, domestica latino-americana e Letizia Moratti. Nel 1998 dà vita alla Compagnia degli Gnorri, insieme a Natalino Balasso con cui realizzerà anche diverse commedie.
Il 9 Agosto “Clown in libertà”
Musicomica proseguirà lunedì 9 Agosto sempre in piazza Moretti alle 21,30 con “Clown in libertà” di “Teatro necessario”. La compagnia è nata nel 2001 e gli attori sono autori e produttori dei loro spettacoli che fondono linguaggi propri del circo contemporaneo e del teatro con grande attenzione per la musica.
Ad oggi la compagnia conta diverse centinaia di rappresentazioni in tutto il mondo. Teatro Necessario si occupa inoltre della direzione artistica di “Tutti Matti per Colorno” festa internazionale di circo e teatro di strada giunto alla sua X edizione.
“Teatro Necessario” riunisce artisti dal profilo versatile caratterizzato da differenti esperienze formative in campo teatrale, circense e musicale. Uniti da un comune intento poetico, i tratti distintivi della produzione sono il radicale scardinamento dei confini tra discipline diverse, la scelta di una narrazione sottile e a volte impalpabile fatta non di parole ma di gesti, l’impossibilità di distinguere, all’interno di uno stesso spettacolo, dove finisca il teatro per dare spazio al momento circense, dove inizino la danza e l’invenzione gestuale per rubare la scena alla parte mimica o alla trovata comica.