L’inaugurazione della mostra “Maria Lai. Di Terra e di cielo” segnerà l’apertura della Casa Museo Cannas
Apre il Camuc, Casa Museo Cannas, nuovo museo nel centro di Ulassai dedicato a Maria Lai. In occasione del quarantesimo anniversario di Legarsi alla montagna, il Comune di Ulassai e la Fondazione Stazione dell’Arte inaugureranno la mostra “Maria Lai. Di Terra e di cielo“. In particolare la mostra segnerà l’apertura della Casa Museo.
“L’edificio conserva ancora importanti tracce del passato – dichiara Gian Luigi Serra, sindaco di Ulassai -, il Comune l’ha acuisito circa 25 anni fa per essere trasformato in uno spazio culturale. Infatti dopo un accurato lavoro di recupero architettonico e riqualificazione funzionale, possiamo restituire alla comunità un luogo significativo del nostro paese capace di incrementarne ulteriormente l’offerta culturale”.
“Maria Lai. Di Terra e di cielo” è un evento a cura di Davide Mariani. Questo riguarda oltre cento opere autografe, fotografie, video, bozzetti e nuove acquisizioni che provengono da recenti donazioni dei nipoti di Maria Lai alla Fondazione. Si svilupperà in due percorsi: uno all’interno della Casa Museo e l’altro per le vie del centro storico.
I quarant’anni di “Legarsi alla montagna”
Infine la celebrazione per i quarant’anni di Legarsi alla montagna, l’opera in assoluto più emblematica che rappresenta il legame tra l’artista e la sua comunità, porta, nel centro storico di Ulassai, oltre cinquanta fotografie. Tra queste molte saranno inedite e raffigurano le persone del paese, mentre legano le proprie case alla montagna con 26 chilometri di nastro celeste. Le foto si trovano in vari punti del paese e sono importanti testimonianze dell’opera in questione. Attraverso uno studio approfondito realizzato negli ultimi due anni, è nata la possibilità di scoprire le immagini che Virgilio Lai realizzò durante l’evento.
“Quello che lascia apparentemente senza parole è un dato importante e rivoluzionario – spiega Davide Mariani, direttore della Fondazione Stazione dell’Arte-, a Ulassai l’autore dell’intervento è il paese, non un solo artista. La sua elaborazione di immagini simboliche è frutto del lavoro di chi voleva contribuire con la propria partecipazione personale e collettiva alla creazione di questa straordinaria opera”.