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Maurizio Rippa in tournée con “Piccoli Funerali”



Un “rito” teatrale tra musica e poesia per il cartellone dell’Estate 2021 firmata CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con “Piccoli Funerali” di e con Maurizio Rippa.

Maurizio Rippa inizierà la sua tournèe per presentare al pubblico “Piccoli Sogni”, un lavoro che combina amore e odio

Un atto d’amore, un ultimo addio tra la malinconia del rimpianto e l’emozione del ricordo per una partitura fatta di parole e note. Un’antologia di storie, per riannodare il filo del destino o forse meglio per provare a lasciar andare coloro che sono stati verso il loro ultimo viaggio.

«Questo è un lavoro su due sentimenti, uno d’amore, l’altro di odio» spiega Maurizio Rippa. «Provare mi piaceva da impazzire, ma esibirmi in pubblico mi provocava ansia e non poco spavento.

Non ho mai smesso di “fare” teatro, ma ho escogitato un metodo per eliminare la paura: dedicare quello che faccio a qualcuno. Amo dedicare! – Quello che odio: Odio i funerali».

Il fascino di un moderno “rito” laico..


Il fascino di un moderno “rito” laico per un poetico addio con “Piccoli Funerali”, emozionante e originale “concerto” dell’attore e cantante Maurizio Rippa. Sarà Protagonista sulle note della chitarra di Amedeo Monda (produzione 369gradi) domenica 8 agosto alle 21 a Lo Quarter di Alghero. Poi lunedì 9 agosto alle 21 all’Anfi/Teatro Comunale di San Gavino Monreale e martedì 10 agosto alle 21 all’Anfiteatro “Mario Ceroli” di Porto Rotondo a Olbia. E infine mercoledì 11 agosto alle 21 all’Arena Mirastelle di Carbonia per una tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.


Un raffinato recital, incastonato nel ricco cartellone dell’Estate 2021 per un viaggio tra parole e note: sui palcoscenici dell’Isola risuoneranno antiche e nuove melodie. Sulle orme di Orfeo, giunto fin nell’Ade per riavere accanto a sé l’amata Euridice, Maurizio Rippa inventa una “cerimonia degli addii” in cui lo smarrimento e il senso di perdita acquistano un nuovo significato.

“Piccoli Funerali”

“Piccoli Funerali” contraddice la frenesia odierna, quell’ansia di vivere che impedisce di gustare la dolcezza di ogni istante”. Una sfida ardua ma seducente per una “sospensione” dell’ordinario che conduce alla dimensione del sacro, dove lo spirito trionfa sulla materia. Un “atto d’amore” per porgere l’estremo saluto a chi, non appartiene più a questo mondo.

Chi è Maurizio Rippa


Perfezionatosi nello studio e nell’interpretazione della musica barocca, Maurizio Rippa si è cimentato con la recitazione, diplomandosi all’Accademia del Teatro Bellini di Napoli. Ha succesivamente approfondito le tecniche del mimo con Michele Monetta e Ivan Baciocchi.

Sulla scena leclettico attore e cantante è stato diretto da Carmelo Bene, Tato Russo, Cristina Pezzoli, Walter Le Moli, Elisabetta Pozzi e altri. Autore e interprete di “Nella musica c’è tutto, meglio stare fermi” in “Piccoli Funerali” l’attore e cantante crea un’armoniosa sintesi tra due opposti.

Maurizio Rippa tra amore e odio

«Questo è un lavoro su due sentimenti, uno d’amore, l’altro di odio» spiega l’artista. E rivela: «Quello che amo: Ho iniziato a frequentare un corso di teatro a 18 anni. Più che per vera passione per vincere la timidezza. La passione e l’amore per il teatro sono arrivati subito, ma la timidezza non è andata via.

Provare mi piaceva da impazzire, ma esibirmi in pubblico mi provocava ansia e non poco spavento. Nonostante questo non ho mai smesso di “fare” teatro, ma ho escogitato un metodo per eliminare la paura: dedicare quello che faccio sul palco a qualcuno.

L’esibizione fine a sé stessa mi mette in uno stato di ansia da prestazione, dedicare il mio lavoro a qualcuno mi alleggerisce, diventa un atto d’amore, e come tale anche sbagliare, cadere, stonare passano in secondo piano. Dedicare il mio lavoro è diventato il mio segreto, c’è chi fa yoga prima di andare in scena, io dedico il mio lavoro. Amo dedicare!».


E poi c’è «Quello che odio: Odio i funerali. Con gli anni molti affetti sono andati via, parenti, amici cari. Mi sono trovato spesso a funerali di persone che amavo, ed amo ancora, e oltre al dolore per la perdita ho spesso sentito un fastidio: mi sembravano dei modi di salutarli così inadatti a loro, per la vita che avevano condotto, per il loro carattere.

Spesso mi sono chiesto come avrebbero desiderato essere salutati, sempre mi sono chiesto quale musica o canzone avrebbe addolcito quel saluto. Ho pensato di affrontare quello che odio con quello che amo. Così è nato “Piccoli Funerali”».

Un recital insolito


Un insolito recital che spazia tra arie barocche e moderne canzoni, brani tradizionali e poesie in musica che si alternano alle parti recitate, in una drammaturgia costruita sui molteplici talenti dell’autore e interprete: Maurizio Rippa si confronta con una materia incandescente e inafferrabile come il ricordo, per dar voce e suono all’indicibile, oltre i confini della realtà concreta e tangibile, liberando l’immaginazione.

“Piccoli Funerali” è un’opera interessante e coinvolgente incentrata sulla formula inedita di un requiem pensato come spettacolo-concerto, in commemorazione degli scomparsi, cui è data un’ultima opportunità di raccontare e raccontarsi, ciascuno a suo modo, in un’epifania ipotetica e poetica, ma soprattutto a consolazione dei vivi, testimoni di un evento solenne in cui idealmente si incontrano volti noti e sconosciuti, in un intrecciarsi di destini.


Dopo l’avvincente performance dell’estate scorsa tra le rovine di Nora, in occasione del XXXVIII Festival La Notte dei Poeti organizzato dal CeDAC, Maurizio Rippa ritorna nell’Isola per una breve ma intensa tournée, dopo il tempo sospeso della pandemia, con tutto il fascino e la delicata poesia dei suoi “Piccoli Funerali”.

About Daniele Mereu

Studente magistrale in Relazioni Internazionali (Studi Euro-Mediterranei) presso l'Università di Cagliari. Laureato in Scienze Politiche e diplomato in Relazioni Internazionali per il Marketing.

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