Nestlé compie passi in avanti nella sua strategia di sostenibilità.
L’azienda annuncia l’impegno, finalizzato ad andare oltre la protezione delle foreste attraverso pratiche che possano aiutarle a rigenerarsi e prosperare. Aggiunge dunque un importante tassello al suo impegno per raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050.
Mediante questo nuovo approccio strategico ‘positivo’ e rigenerativo per la gestione delle foreste, l’azienda promuoverà mezzi di sussistenza sostenibili e il rispetto dei diritti umani.
L’azienda ha anche collaborato con agricoltori, comunità agricole e fornitori locali.
Nestlé accelererà anche i suoi sforzi per eliminare completamente la deforestazione nella sua catena di approvvigionamento di olio di palma, zucchero, soia, carne.
L’azienda prevede di raggiungere lo stesso risultato entro il 2025 nella sua filiera di caffè e cacao. Nell’ambito della sua catena di approvvigionamento dell’olio di palma, Nestlé ha portato a termine il progetto pilota Forest Footprint nella provincia di Aceh, Sumatra, in Indonesia. Uno degli obiettivi principali di questa iniziativa era di capire meglio i rischi futuri per le foreste e le torbiere. Era importante inoltre lanciare una campagna per il rispetto dei diritti delle popolazioni indigene e delle comunità locali. Questo progetto ha aiutato a comprendere di più questi fattori e problematiche, rendendo l’azienda meglio posizionata per sviluppare strategie efficaci e lungimiranti.
Nestlé incoraggerà i suoi fornitori ad adottare un approccio positivo nella gestione delle foreste per creare paesaggi e mezzi di sussistenza sostenibili.
L’azienda premierà i fornitori per il loro impegno a tutela dell’ambiente. Acquisterà da loro maggiori quantità di materie prime, stipulando contratti a lungo termine. Co-investirà inoltre con essi in programmi che promuovano la conservazione e il ripristino delle foreste o pagando un sovrapprezzo sui loro prodotti. “Possiamo raggiungere un approccio positivo nella gestione delle foreste. Ma lo raggiungeremo solo se lavoriamo fianco a fianco di agricoltori locali, partner industriali e governi per realizzare soluzioni più ampie a livello locale, regionale e globale” afferma Magdi Batato. Aggiunge inoltre che “I benefici sono numerosi: comunità e mezzi di sussistenza più resilienti, sistemi alimentari più sostenibili e un pianeta più sano”.