Ci ha lasciati Gino Strada. Aveva 73 anni. Medico e attivista, aveva fondato nel 1994. Cordoglio dal mondo della politica a quello dello spettacolo.
Ci ha lasciati Gino Strada. Aveva 73 anni. Medico e attivista, aveva fondato nel 1994 assieme alla moglie Teresa Sarti la ong Emergency che da allora ha curato gratuitamente milioni di persone in tutto il mondo, costruendo ospedali e posti di primo soccorso in 19 Paesi: Afghanistan, Algeria, Angola, Cambogia, Eritrea, Iraq, Italia, Libia, Nepal, Nicaragua, Palestina, Repubblica Centrafricana, Ruanda, Serbia, Sierra leone, Sri lanka, Sudan, Uganda e Yemen. E dal 2006 in Italia ha creato ambulatori per migranti e persone disagiate a Marghera (Ve), Polistena (Rc), Castel Volturno (Ce), Napoli, Sassari. Dal 2014 anche ambulatori mobili a Milano e Ragusa e dal 2016 sono sorti sportelli di orientamento socio-sanitario a Brescia.
Dal 2017, l’associazione ha fornito assistenza psicologica e infermieristica alla popolazione colpita dal terremoto in provincia di Teramo, Macerata e L’Aquila e, dal 2019, supporto alle operazioni di ricerca e soccorso dei migranti con l’associazione Proactiva Open Arms nel Mar Mediterraneo.
Tantissimi i messaggi di cordoglio: dal mondo della politica a quello dello spettacolo. Il presidente della Repubblica Mattarella: “Gino Strada ha portato le ragioni della vita dove la guerra voleva imporre violenza e morte. Ha invocato le ragioni dell’umanità dove lo scontro cancellava ogni rispetto per le persone”.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi in una nota di Palazzo Chigi scrive: “Strada ha trascorso la sua vita sempre dalla parte degli ultimi, operando con professionalità, coraggio e umanità nelle zone più difficili del mondo. L’associazione Emergency, fondata insieme alla moglie Teresa, rappresenta il suo lascito morale e professionale. Alla figlia Cecilia, a tutti i suoi cari e ai colleghi di Emergency, le più sentite condoglianze del governo”.
Maurizio Costanzo ricorda Gino Strada con il quale ha condiviso tante battaglie in nome dei diritti: “Arrivò in televisione nel 1993-94, al Costanzo show, per lanciare una campagna contro le mine anti-uomo: era addolorato per le sorti dei bambini del Nord Africa che finivano mutilati. Quella campagna ebbe successo e fu solo la prima di tante”.