Si apre a Ittiri la giornata di venerdì 13 agosto di Time in Jazz, il festival diretto da Paolo Fresu, in pieno svolgimento, fino a lunedì 16, tra il paese natale del trombettista e gli altri quattordici centri del nord Sardegna in cui si snoda quest’anno il suo ampio cartellone di concerti.
Alle 11, all’esterno della chiesa di San Maurizio, è di scena il trio MAT di Marcello Allulli (sax tenore), Francesco Diodati (chitarra) e Ermanno Baron (batteria), formazione nata nel 2007 e che si è messa subito in luce per la sua ricerca di una fusione di suoni acustici ed elettronici. L’intesa fra i tre musicisti si traduce in concerti carichi di tensione emotiva, con rapide sferzate noise che si alternano a momenti lirici, e sinuose melodie che si sovrappongono a incastri ritmici complessi. È dello scorso aprile il quarto album del MAT, “In front of”, pubblicato dall’etichetta Tuk Music.
La bella cornice campestre della chiesa di Nostra Signora di Castro, a pochi chilometri da Oschiri, ospita alle 18 un evento in perfetta sintonia con il tema di questa edizione del festival ispirata alle stelle e a Dante Alighieri (che le cita in chiusura di tutt’e tre le cantiche della sua Commedia), nel centenario della morte del sommo poeta: “Sa Divina Cumedia”, un concerto di musiche e parole che trae origine dalla prima e coraggiosa traduzione dell’opera di Dante in sardo realizzata da Pietro “Pedru” Casu (1878 – 1954), parroco, letterato e studioso della lingua berchiddese. Protagonisti dell’evento, Paolo Fresu alla tromba e al flicorno, il pianista Ramberto Ciammarughi, il coro di Orgosolo Tenore Murales e tre lettori non professionisti in logudorese: Nino Pericu e Domenico Campesi di Oschiri, e la berchiddese Bastianina Calvia, presidente dell’associazione Eredi Pietro Casu con il cui patrocinio viene presentato il progetto.
La Funky Jazz Orkestra
Al rientro a Berchidda, consueto preludio al concerto serale con la Funky Jazz Orkestra diretta da Antonio Meloni, che ogni giorno alle 19.30 si esibisce in un diverso punto del paese, in questo caso nello spazio davanti al cinema. Alle 20, nuovo appuntamento della serie Festival Bar, la rassegna di gruppi e solisti che ogni sera va in scena in un diverso bar del paese: domani (venerdì 13) è la volta del Friends Bar che ospita Bella Socio, musicista olbiese del collettivo musicale Negative Outcomes. Dopo aver suonato in una rock band per alcuni anni in Inghilterra, è tornato in Sardegna per intraprendere un percorso musicale completamente diverso, all’insegna di un sound caratterizzato da elementi indie e pop, con testi che trasudano malinconia, nostalgia, e il senso di inadeguatezza e sconforto nei confronti dell’esistenza.
Poi, alle 21.30, come sempre, il piatto forte della serata: sul palco di Piazza del Popolo, torna in scena Gianluca Petrella, già tra i protagonisti di “Heroes”, il tributo a David Bowie applaudito due sere prima. Stavolta il trombonista si presenta al centro dei riflettori con la sua Cosmic Renaissance, il suo progetto ispirato alla musica di Sun Ra, con Mirco Rubegni alla tromba, Francesco Ponticelli al basso, Federico Scettri alla batteria e Simone Padovani alle percussioni. Classe 1975, Gianluca Petrella è tra i più apprezzati musicisti italiani nel mondo: in oltre vent’anni di attività ha collaborato con artisti di fama internazionale scrivendo, esibendosi e incidendo musica in maniera trasversale, dalla sperimentazione al mainstream. È riconosciuto per aver calcato molti tra i più prestigiosi palcoscenici e i festival internazionali, per aver vinto per due anni consecutivi il celebre “Critics Poll” della rivista Down Beat, nella categoria “artisti emergenti”, per i lavori editi da prestigiose etichette (ECM Records, Blue Note, !k7, Ninja Tune) e per le sue collaborazioni con Enrico Rava e altri big, non solo in ambito jazzistico, come Ricardo Vilallobos, Moritz Von Oswald, dj Gruff. Nel 2017 è entrato a far parte della band di Lorenzo Cherubini alias Jovanotti.
La musica non si ferma mai, a Time in Jazz; ecco dunque, al termine del concerto di Petrella e soci, il consueto appuntamento con il batterista Nanni Gaias e il suo quartetto, che ogni sera ospita un diverso musicista: lo special guest, stavolta, è il sassofonista Vincenzo Saetta, per un omaggio a Napoli Centrale, la storica formazione tra le protagoniste del jazz-rock italiano negli anni Settanta.
Altri appuntamenti della giornata
Non solo musica a Time in Jazz: a Berchidda, anche domani, sarà possibile visitare diverse mostre ed esposizioni: il centro culturale “Pietro Casu”, in Piazza del Popolo, ospita “Jazz Frames”, l’esposizione degli acquerelli di Severino Salvemini. Sa Casara accoglie invece la Collezione di Arte contemporanea, nata in seno al progetto PAV (progetto arti visive), “Sguardi sul mondo”, una personale di Alessandra Freguja che raccoglie scatti dei suoi viaggi e incontri in giro per il mondo, e la mostra “Time to Time” con le immagini realizzate dalla stessa fotografa e da Gabriele Lugli, che raccontano la scorsa edizione di Time in Jazz.
Sempre a Sa Casara, si possono visitare anche le mostre che rientrano invece nell’ambito di Time to Children, il progetto che include varie attività di educazione musicale per i bambini, ideato da Sonia Peana con la collaborazione di Catia Gori con il patrocinio dell’associazione Il Jazz va a Scuola, e sviluppato da Time in Jazz con il sostegno del Banco di Sardegna; in programma la mostra a cura di Fabio Calzia “Matraculas”, musica e gioco nella tradizione sarda tra pedagogia, danza e verso cantato, e le riproduzioni delle tavole del pittore e illustratore Alessandro Sanna per i libri “Crescendo” e “Nidi di Note”. Sue sono anche le otto opere (più alcuni schizzi) per la copertina e il libretto di “¡30!”, l’album realizzato del 2014 in occasione dei trent’anni del quintetto “storico” di Paolo Fresu, che si possono ammirare negli stessi spazi. Lo stesso Alessandro Sanna ha curato anche “Segni Suonatori” una serie di ritratti a figura intera dei protagonis ti invitati al festival, esposta a cielo aperto nell’arena concerti e per le vie di Berchidda.
Sa Casara è anche il punto d’incontro per i laboratori di Time to Children: domani mattina si comincia alle 10 con le “Costell’azioni sonore” di Francesca Romana Motzo, un percorso sonoro-musicale dedicato ai bambini dai 12 ai 24 mesi con i loro genitori. Alle 11.30 lo stesso laboratorio si replica per i bambini da 24 a 36 mesi; nel pomeriggio, Sonia Peana e Catia Gori guideranno i bambini dai 6 agli 11 anni nel laboratorio “Il suono del gusto”, laboratorio multisensoriale con merenda, in collaborazione con Rau Arte Dolciaria
Nel pomeriggio
Nel pomeriggio al Cinema Santa Croce (16.30), un altro appuntamento dedicato a bambini e adulti, inserito nella rassegna cinematografica curata da Gianfranco Cabiddu, intreccia musica dal vivo e cinema: “Improvvisazioni sopra le stelle”, questo il titolo, vedrà Paolo Di Sabatino al pianoforte impegnato a inventare a braccio il giusto commento sonoro per le immagini di due film muti del grande Buster Keaton, “My Wife’s Relations” e “The Blacksmith”.
Si torna a Sa Casara, alle 19, per il terzo appuntamento con le presentazioni editoriali di “Time to read”: ospite stavolta il giornalista musicale Luigi Onori, in dialogo con Vittorio Albani su “La storia del Jazz” (Hoepli, 2021) scritta insieme a Riccardo Brazzale e Maurizio Franco
Anticipazioni su sabato 14 agosto
Un doppio impegno attende Paolo Di Sabatino, pianista tra i più apprezzati del panorama jazzistico italiano, nella giornata di sabato, 14 agosto: la mattina, alle 11, a Mores, alla chiesa di San Giovanni, alla testa del suo trio con Marco Siniscalco al basso e Glauco Di Sabatino alla batteria, per proporre una sintesi ideale di tutte le esperienze di spicco della sua carriera; poi, in serata, con lo stesso organico, il pianista teramano sarà invece sul palco centrale di Piazza del Popolo a Berchidda (ore 21.30) ad accompagnare in concerto Fabio Concato: tra i protagonisti della canzone d’autore italiana degli ultimi quarant’anni, l’artista milanese reinterpreterà, col suo stile pacato e raffinato, alcuni dei brani più famosi del suo repertorio, arrangiati su delicate sonorità che miscelano jazz e musica brasiliana.
A Bulzi, invece, la bella chiesa romanica di San Pietro delle Immagini farà da sfondo nel pomeriggio (ore 18) al piano solo dell’eclettico Ramberto Ciammarughi e ai suoi “Notturni diurni”, una produzione originale ideata per il festival.
Di rientro a Berchidda, prima del concerto di Fabio Concato in Piazza del Popolo, le vivaci note a base di funky e rythm & blues della Funky Jazz Orkestra sono attese alle 19.30 in piazza Funtana Inzas. In conclusione di giornata, intorno alla mezzanotte, nel consueto spazio Time After Time, il contemporary pop della cantante Manuella, tra soul, jazz, rock, elettronica e bossanova, animerà ancora la notte di Berchidda, con la presentazione del suo primo lavoro, “Giostra”, insieme all’affiatato gruppo del batterista Nanni Gaias, rinforzato nell’occasione dal basso di Pier Piras.
Oltre la parte musicale, altri appuntamenti scandiscono la giornata di sabato a Berchidda: alle 16.30, al Cinema Santa Croce è in programma “Musica da lettura – P60lo Fresu”, documentario dell’evento con cui il trombettista e anfitrione del festival ha festeggiato il suo sessantesimo compleanno, lo scorso febbraio all’Archiginnasio di Bologna, con Alessandro Bergonzoni come guida di eccezione. Quasi in contemporanea, a Sa Casara (ore 19) il consueto momento dedicato alle presentazioni editoriali, “Time to Read”: dalle stelle della musica si viaggia su quelle del cielo con il fisico Eugenio Coccia, che introdurrà al pubblico “Stelle, galassie e altri misteri cosmici”.
Biglietti e prevendite
Come sempre a Time in Jazz, l’ingresso è a pagamento solo per i concerti in programma in Piazza del Popolo a Berchidda: i biglietti si possono acquistare su Vivaticket al prezzo di venticinque euro (più diritti di prevendita) per ciascuna serata. Sempre su Vivaticket sono in corso anche le prenotazioni obbligatorie per tutti i concerti a ingresso gratuito, in programma nei diversi centri che aderiscono a questa edizione numero trentaquattro di Time in Jazz. Sia per i concerti con ingresso a pagamento sia per quelli gratuiti, i posti sono limitati per garantire il distanziamento tra gli spettatori previsto dalle misure anti-Covid-19; si può accedere alle aree dei concerti solo esibendo all’ingresso i biglietti e gli abbonamenti digitali o la prenotazione su smartphone o supporto cartaceo accompagnata da un documento di identità.