Viaggio nel regno della natura con “Pindulas” il nuovo spettacolo de Le Voci di Astarte con ideazione e regia di Sabrina Barlini, in cartellone giovedì 19 agosto alle 21.30 nel Parco di via Roma a Masainas, sotto le insegne dello Janas Festival 2021.
“Pindulas”, un viaggio tra archeologia e natura, borghi, parchi e paesaggi incantati. Sono «pillole di teatro in lingua sarda» quelle che Gloria Uccheddu e Guido Cadoni, nei panni rispettivamente di una giovane allieva e de Su Maistu de Sardu, regalano al pubblico tra divagazioni fantastiche e buffe gags per il divertimento di grandi e piccini.
Una pièce costruita come una “lezione” interessante e coinvolgente. Si impara, in forma di gioco il significato delle parole. Non è un caso che negli antichi miti “dare un nome alle cose” significhi farle esistere, definirle e renderle note e riconoscibili, che si tratti di flora o fauna, esseri viventi o metalli o rocce.
Nella cornice di un bosco, come di un parco o di un giardino, Su Maistu de Sardu accompagna la giovane e curiosa alunna nell’esplorazione del paesaggio. Questo si rivela sotto i suoi occhi ricco di dettagli preziosi, di piante e animali dai nomi antichi, spesso ma non sempre legati all’aspetto o alle particolari proprietà.
Fuori dall’aula, immersi nella natura, artisti e spettatori sperimentano una diversa forma di apprendimento. Senza bisogno di banchi e di lavagne. «Imparare in natura “fa bene” – sottolineano i due artisti – e da vicino possiamo osservare tante “cose” che ci sfuggono in città, e comprendere quanto il tempo sia qualcosa di veramente relativo».
Come sostiene Su Maistu «c’è sempre tempo per imparare. A ognuno il suo tempo».
Idea pedagogica
Un’idea pedagogica molto moderna ed efficace perché nessuno è uguale a un altro. Ogni bambina o bambino ha capacità e talenti particolari. Lo studio non può essere un atto meccanico o una pura funzione mnemonica. La didattica deve per quanto possibile; come sanno bene gli insegnanti, adattarsi agli allievi e non il contrario. Lo scopo è ottenere il miglior risultato possibile e fare della scuola di ogni ordine e grado una esperienza formativa a tutti i livelli. E pure nella vita, non si finisce mai di imparare.
“Pindulas” è un racconto per quadri, rimodulato di volta in volta sull’ambiente che lo ospita, tra dialoghi e azioni, comiche trovate e battute ironiche. Il tutto per avvicinare i giovanissimi alla conoscenza de sa limba e allo studio della natura. Sulle note della colonna sonora curata ed eseguita dal vivo da Rafaella Bandiera – Sa Maista de Musica – l’insegnante e l’allieva svolgeranno la loro lezione con la partecipazione del pubblico.
Come comparsi dal nulla, questi due esseri stravaganti e forse un po’ “magici”, ci apriranno lo scrigno del sardo. Con le sue varianti, i suoi ritmi e i suoi accenti. Questo per condividere il patrimonio delle conoscenze e degli antichi saperi, che rimandano idealmente alle Janas. Queste ultime sono le misteriose “fatine” abitanti nelle cavità delle rocce, tessitrici di splendidi arazzi e creatrici di raffinati ricami, elargitrici di doni preziosi e custodi di immensi tesori.
Il progetto
“Pindulas” nasce in seno al Janas-Lab – progetto finanziato dal Bando Culture–Lab 2018 indetto dalla Regione Autonoma della Sardegna. Ispirato ai miti e alle leggende dell’Isola, pensato per valorizzare il patrimonio archeologico delle Domus de Janas.
Il “viaggio tra archeologia e natura” dello Janas Festival 2021 prosegue fino al 30 agosto. Nell’Isola tra favole e “lezioni” di sardo: “Pindulas” approda a Santadi sabato 21 agosto alle 19 nel Museo Etnografico “Sa Domu Antiga”. Poi un duplice appuntamento con le “Cantastorie”: Sabrina Barlini e Gloria Uccheddu.
Martedì 24 agosto alle 19 nella piazza della chiesa di San Sebastiano a Sorradile e venerdì 27 agosto alle 19 nel Parco Scarsella a Domusnovas e infine lunedì 30 agosto alle 22 al Novenario di Santa Maria a Sorradile un poetico ritratto d’artista con “La capretta di Maria” de Il Crogiuolo, nel segno di Maria Lai.