La calda e delicata voce di Ada Montellanico protagonista sul palco del festival Pedras et Sonus domani (domenica 22 agosto) alle 21.45 nella chiesa campestre di San Paolo a Gonnostramatza (Or).
Fa tappa a Gonnostramatza il cammino della quarta edizione di Pedras et Sonus, il festival organizzato dall’omonima associazione con la direzione della musicista mogorese Zoe Pia, che fino a martedì prossimo propone i suoi appuntamenti tra Mogoro e altri centri e località dell’oristanese.
Domani (domenica 22 agosto) un’altra grande signora del jazz italiano sarà protagonista nel territorio del Parte Montis: alle 21.45 nel suggestivo scorcio naturalistico del bosco del villaggio scomparso di Serzela, gli spazi dell’antica chiesa campestre di San Paolo ospiteranno la cantante Ada Montellanico, una delle autrici e cantanti più originali nella scena nazionale, a cui si attribuisce l’apertura di una nuova strada nell’ambito vocale, legata alla fusione tra il jazz e la lingua italiana, ricerca a cui ha dedicato album di grande successo di critica e di pubblico. La Montellanico, accompagnata dal chitarrista Andrea Molinari, prenderà per mano il pubblico del festival in un viaggio tra brani originali e grandi composizioni non solo del jazz.
Classe 1959, Ada Montellanico è una cantante dalla voce forte e intensa, il cui profilo artistico travalica i confini nazionali per bravura e capacità innovative. Sulla scena nazionale si pone indubbiamente tra le voci più importanti, avendo aperto una importante strada verso l’utilizzo della lingua italiana declinata al canto jazz, perseguita e approfondita costantemente nel corso degli anni, creando uno spazio fatto di narrazione espressiva, emotività e improvvisazione. Nel corso della sua carriera, l’artista romana ha collaborato con musicisti del calibro di Enrico Pierannunzi, Lee Konitz, Enrico Rava, Paul McCandless e Jimmy Cobb, tra gli altri. Nel 2012, a testimonianza della sua capacità di rinnovarsi, esce il disco “Suono di donna”, lavoro dedicato alle donne, alle loro composizioni, alla loro musica e sensibilità.
Nel penultimo giorno della manifestazione (lunedì 23) alle 11.30 il bar “La Fortezza”, nel sito archeologico Nuraghe Cuccurada a Mogoro, ospiterà il brunch nuragico, accompagnato dal duo composto dalla cantante Elisa Zedda e dal chitarrista Antonio Floris, due giovani artisti attivi nel panorama isolano, abili a muoversi tra jazz e territori affini.
INFO E BIGLIETTI – I concerti del Pedras et Sonus festival sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria nel sito www.eventbrite.it o contattando il numero 379 1579897; per accedere a ogni evento sarà necessaria l’esibizione del green pass. I posti a sedere saranno limitati e distanziati, nel rispetto delle norme anti-covid. Maggiori informazioni nei canali social del festival e attraverso il sito www.pedrasetsonus.it
Il festival Pedras et Sonus è organizzato dall’omonima associazione, con il sostegno dell’Unione dei Comuni Parte Montis, della Fondazione di Sardegna, di Corsica e Sardinia Ferries, dei Comuni di Ales, Curcuris, Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pau, Pompu, Siris e Simala, in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari – Corso in Produzione Multimediale, del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo, Conservatorio “G. P. da Palestrina” di Cagliari, SIAE, Bar “La Fortezza”, Nuraghe Cuccurada, Grafik Art, Cantina “La Giara” di Usellus, Penty Pianoforti, Festival Internazionale Time in Jazz, Il Jazz va a Scuola, Alessandra Curreli – artigiana e designer, Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna, Associazione Musicale Mogorese, F.A.S.I., I-Jazz, Caligola Record, Tiscali e Unica Radio.