Il nuovo rapporto Unicef: bambini che affrontano una combinazione letale di esposizione a molteplici shock insieme ad un’alta vulnerabilità dovuta a servizi essenziali inadeguati; assistenza sanitaria e istruzione.
Circa 1 miliardo di bambini, quasi la metà dei bambini del mondo, vive in uno dei Paesi classificati come “a rischio estremamente elevato”. Questi bambini affrontano una combinazione letale di esposizione a molteplici shock climatici e ambientali; insieme a un’alta vulnerabilità dovuta a servizi essenziali inadeguati, come acqua e servizi igienici, assistenza sanitaria e istruzione. E questi numeri probabilmente peggioreranno con l’accelerazione del cambiamento climatico. E’ quanto emerge dal rapporto Unicef ‘The Climate Crisis Is a Child Rights Crisis: Introducing the Children’s Climate Risk Index’ (La crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini: Introduzione dell’Indice del rischio climatico per i bambini), lanciato oggi.
“Per la prima volta, abbiamo un quadro completo di dove e come i bambini sono vulnerabili al cambiamento climatico; spiega Henrietta Fore, direttrice generale dell’Unicef. “Questo quadro è terribile, in modo quasi inimmaginabile. Gli shock climatici e ambientali stanno minando l’intero spettro dei diritti dei bambini, dall’accesso all’aria pulita, al cibo e all’acqua sicura, all’istruzione, all’alloggio, alla libertà dallo sfruttamento e persino al loro diritto di sopravvivere.
Senza l’azione urgente necessaria per ridurre le emissioni di gas serra, i bambini continueranno a soffrire di più. Rispetto agli adulti, i bambini hanno bisogno di più cibo e acqua per unità di peso corporeo, sono meno capaci di sopravvivere a eventi meteorologici estremi e sono maggiormente suscettibili alle sostanze chimiche tossiche, ai cambiamenti di temperatura e alle malattie, tra gli altri fattori.
Le richieste di Unicef.
Aumentare gli investimenti per l’adattamento climatico e la resilienza nei servizi chiave per i bambini. I servizi fondamentali devono essere riadattati; inclusi l’acqua; i servizi igienico-sanitari; la salute e i servizi di istruzione. Ridurre le emissioni di gas serra; per evitare i peggiori impatti della crisi climatica, è necessaria un’azione completa e urgente. I Paesi devono ridurre le loro emissioni di almeno il 45% entro il 2030; per mantenere il riscaldamento a non più di 1,5 gradi Celsius.