Bultei, lo scrittore Michele Pinna presenta “Milla movende”
sabato 28 agosto alle 18.30, nella Piazza del mercato di Bultei, lo scrittore Michele Pinna presenta “Milla movende“, il suo nuovo libro edito dall’Istituto Camillo Bellieni per i tipi della Edes. I racconti del libro sono in gran parte ambientati proprio a Bultei, luogo nel quale l’autore ha vissuto l’infanzia e la prima adolescenza.
Di cosa tratta il libro di Michele Pinna
La vicenda di una Madonnina che qualcuno avrebbe visto muoversi nella seconda metà degli anni ’50 diventa l’incipit di un intreccio di storie ambientate tra Bultei e Bono.
Un intreccio di personaggi, vicende di una società agricola e pastorale raccolte e sapientemente amalgamate da Michele Pinna nel suo ultimo libro “Milla Movende” che, dopo numerosi rinvii a causa covid, sarà finalmente presentato sabato 28 agosto alle 18.30, nella Piazza del mercato del piccolo centro del Goceano.
Edito lo scorso anno dall’Istituto Camillo Bellieni il volume ha già avuto ampia circolazione in tutta la Sardegna superando i confini del mare grazie ai numerosi emigrati che ne hanno fatto richiesta.
L’incontro di sabato, promosso
dall’associazione culturale Usulvisi Ets
dalla Proloco di Bultei, godrà dell’introduzione e della presentazione di Andrea Fenu con il coordinamento di Nicolina Cossu, e sarà occasione per incontrare l’autore, lieto di salutare i presenti e di apporre la propria dedica sulle copie distribuite.
- Scrittore,
- filosofo
- docente
Michele Pinna ha trascorso a Bultei l’infanzia e la prima adolescenza come “fizu ‘e ànima” degli zii, che lo avevano accolto in questa piccola e ospitale comunità non lontana da Bono, .
Già nel titolo, Pinna fotografa lo spirito di un luogo che ha conservato la sua integrità fino ai primi anni ’70, quando l’abbandono delle campagne, lo spopolamento dei paesi e l’introdursi prepotente dei segni dell’industrializzazione ne ha riconfigurato l’identità. “
Questo non è un romanzo, né una raccolta di racconti, ma è un lavoro di scrittura condotto con meticolosa attenzione e con rigore di pensiero attraverso gli strumenti, appresi con fatica, negli anni della scuola primaria frequentata proprio a Bu