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GUSPINI, ASPETTANDO BIMBI A BORDO il 24 agosto 2021
GUSPINI, ASPETTANDO BIMBI A BORDO: LA PROIEZIONE DEL FILM DI ANIMAZIONE “IL BAMBINO CHE SCOPRI’ IL MONDO” INAUGURA LA IX EDIZIONE DEL FESTIVAL
Un bambino vive con i suoi genitori in campagna e passa le giornate in compagnia di ciò che gli offre la natura che lo circonda: pesci, alberi, uccelli e nuvole, tutto diventa pretesto per un gioco e una risata, briglie sciolte alla fantasia. Ma un giorno il padre parte per la città in cerca di lavoro. Il bambino mette in valigia una foto della sua famiglia e decide di seguirne le tracce. Si troverà in un mondo a lui completamente ignoto, fatto di campi di cotone a perdita d’occhio, fabbriche cupe, porti immensi e città sovraffollate. Affronterà imprevisti e pericoli per terra e per mare, crescerà, ma qualcosa di quel bambino che si tuffava in mezzo alle nuvole in lui rimarrà sempre.
Trama della proiezione
Il bambino che scoprì il mondo, sceneggiatura e montaggio a Guspini di Alê Abreu. Musica: Ruben Feffer, Gustavo Kurlat. Produzione: Tita Tessler e Fernanda Carvalho per Filme de Papel (Brasile). A cura di Centro Servizi Unla di Oristano.
La proiezione del film giovedì 26 agosto alle 21.30 Sa Mitza di S. Maria, inaugura la IX edizione del Festival della letteratura per ragazzi Bimbi a Bordo, che si svolgerà con moltissimi appuntamenti, dal 27 al 29 agosto. Il tema di quest’anno è Con-Tatto alla Ricerca della felicità.
La scelta del film. Non è stata assolutamente casuale la scelta della pellicola, ma ben attinente al tema dell’edizione 2021. E con un messaggio dello stesso regista: “Non ho cercato di disegnare per forza come i bambini, quello che volevo trovare era la stessa libertà che sperimentano i bambini quando disegnano”. In Il bambino che scoprì il mondo, vincitore di numerosi premi internazionali, Alê Abreu mescola dunque colori e diverse tecniche: pastelli a olio, matite colorate, collage da giornali e riviste. Il regista ha disegnato tutti gli sfondi e si è occupato personalmente di tutte le animazioni che hanno comunque richiesto l’impegno di decine di animatori e cinque anni di lavoro.