IMDC Backstage DSC07676 1 Photo Credit Loris Zambelli
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Il Mostro della Cripta: intervista a Daniele Misischia

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Il Mostro della Cripta: intervista a Daniele Misischia
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Il regista Daniele Misischia racconta su Unica Radio il suo nuovo film e il suo legame con il cinema horror

Il mostro della cripta, il film diretto da Daniele Misischia, è ambientato nel 1988, e segue i passi di Giò , un ragazzo nerd, con la passione viscerale per i fumetti. Alcuni episodi che stanno terrorizzando Bobbio, il paesino della romagna in cui vive, sono praticamente identici alle vicende narrate nell’ultimo numero di Squadra 666 – Il Mostro Della Cripta, il suo fumetto preferito, creato dal suo idolo Diego Busirivici (interpretato da Lillo).
Giò si rivolgerà proprio al fumettista convincendolo a unirsi ai suoi amici dare vita, alla Squadra 666 per salvare Bobbio dal terrore che si aggira tra i suoi vicoli.

I fratelli Marco e Antonio Manetti, autori de Il mostro della cripta, presentato fuori concorso al Festival di Locarno, è una commedia horror che i due fratelli scrissero molti anni fa e dopo vari tentativi di portarla in sala hanno scelto (bene) di affidare il compito a Daniele Misischia, qui alla sua seconda regia dopo The End? L’inferno fuori.

Il film cerca di indagare un quesito piuttosto comune e che qualunque fan dell’orrore si è posto almeno una volta: la fantasia di un appassionato di horror può diventare realtà? La risposta è intrisa di cultura pop degli anni 80′ e sullo schermo possiamo vedere molteplici omaggi, dai Gremlins, ai Goonies, da E.T., a Stephen King, oltre a a una playlist che renderà imprevedibilmente suggestive moltissime scene.

Daniele Misischia torna quindi a cimentarsi con il cinema di genere collocandosi negli anni 80, periodo d’oro per quel filone cinematograficoe il risultato è una miscela di suspence e comicità grottesca. La narrazione e il gusto di raccontare e affascinare sono i veri protagonisti del film. Tutto ciò, dando nuova vita a un genere che non sempre è fortunato e che, si spera, possa avere un lungo futuro.

About Salvatore Uccheddu

Classe 1989. Appassionato cinefilo a 360°, degustatore di birre e di pizze. Amante dei bei film, ma anche di quelli brutti, davvero brutti. Si è cimentato come regista in lavori discutibile fattura. Irriducibile cacciatore di interviste agli addetti ai lavori della settima arte.

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