Giunge alle battute finali la prima parte di Creuza de Mà, il festival di musica per cinema ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, che domani (domenica 29) propone gli ultimi appuntamenti della sua prima tranche a Carloforte (la seconda è in programma a Cagliari per il 18 e 19 settembre).
Il XV festival Creuza de Mà si avvia verso la conclusione, ultimi due appuntamenti Domenica e Lunedì a Carloforte
In mattinata, alle 10.30, appuntamento al Cineteatro Mutua con il Campus di musica e suono per il Cinema. Un festival incentrato sul lavoro di regia e montaggio del suono e dedicato agli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia. Reduce dal concerto della sera prima, domattina (domenica 29) è il turno di Nada insieme a Costanza Quatriglio.
Direttrice artistica della sede siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia, Costanza Quatriglio, che si caratterizza per un approccio legato al cinema del reale e all’ibridazione dei linguaggi Una regista pluripremiata fin dagli esordi con “L’isola” , e poi con altri lavori che hanno raccolto riconoscimenti in Italia e nel mondo. Lavori come “Terramatta” , “Con il fiato sospeso”, “Triangle” e “87 ore” .
Prima della proiezione serale di “La bambina che non voleva cantare“, altri film animeranno lo schermo del Cinema Cavallera. Si comincia con “Nothin’ at all” (90′), del compositore Pivio, che documenta il suo ritorno all’attività concertistica, dopo trentacinque anni.
Subito dopo, a concludere la sezione dei Cortometraggi Esercizio ‘800, dedicata ai lavori di ex allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia oggi diplomati. Va in scena “Des Fourchettes” di Federico Mottica e Francesco Pascucci. Un quadro familiare ambientato nella Torino dell’Ottocento. La cena di una ricca e annoiata famiglia aristocratica è sconvolta dall’improvviso arrivo di Dujardin, un giovane soldato ormai divenuto generale.
Come per gli altri lavori della serie, le musiche del cortometraggio sono state concepite e lavorate all’interno del progetto “CAMPUS, musica e suono per cinema e audiovisivi”, tra Carloforte, Cagliari e Roma. Intorno alla mezzanotte, dopo la proiezione di “La bambina che non voleva cantare“, la musica passa dallo schermo alla dimensione dal vivo. Nello spazio dei Giardini di Note, con il concerto conclusivo delle cinque giornate di festival: in programma il secondo capitolo de “Le Canzoni: colonne sonore italiane”. Inaugurato nella scorsa edizione del festival da Neri Marcorè, ora cammino prosegue con la Creuza Band. Una formazione di talenti sardi creata appositamente per questa occasione.