Il cuore della manifestazione organizzata dall’associazione Punta Giara, Ai confini tra Sardegna e Jazz, nella nuova edizione “Approdo ad Atlantide – l’uomo che varca i confini” prosegue a vele spiegate e si riposa nel suo cuore pulsante: piazza del Nuraghe a Sant’Anna Arresi.
Saranno 10 concerti spalmati su cinque giorni quelli della manifestazione Ai confini tra Sardegna e Jazz
Dieci concerti spalmati in cinque giorni e confortati dalla presenza antica di uno dei simboli endemici e caratteristici dell’isola. Il nuraghe accanto al quale la civiltà sarda si è sviluppata con i suoi ritmi e le sue peculiarità. Abbracciati tra questa suggestiva e imponente struttura, la chiesa, lo splendido campanile e la piccola arena, il festival attende il suo pubblico di aficionados anche per ricordare Basilio Sulis, patron del festival, con la mostra a lui dedicata e curata da Luciano Rossetti.
All’alba del 31 agosto, alle 7,00 ci ritroviamo a Porto Pino, stabilimento Bahia con la Alessandro Cau “Brenti mini orchestra”. L’idea portante del progetto è basata sull’ascolto. Ascolto di se stessi, ascolto degli altri e di ciò che ci circonda. “Brenti” è stato composto, eseguito e registrato senza premeditazione.
Di ritorno in piazza del Nuraghe, il nostro primo porto sicuro, alla sera, dalle 21,00, ci attendono due incredibili spettacoli. Antonello Salis – piano solo e a seguire “Giornale di bordo” sempre con il pianista di Villamar, insieme a Gavino Murgia, Hamid Drake e Paolo Angeli. Giornale di Bordo prosegue il suo viaggio tra il popolo dei “danzatori delle stelle” e la loro musica aperta e sincera.
Proseguono i concerti al mattino, sempre a Porto Pino, stavolta allo stabilimento Beach Club con Andrea Schirru – piano solo il 1°settembre. Il progetto Piano Solo nasce dall’esigenza di comunicare in maniera schietta e sincera un messaggio musicale estremamente personale e intimamente autobiografico.
Gli altri appuntamenti
La sera sotto al Nuraghe continua con Paolo Angeli e il tenore Omar Bandinu. Parte del concerto sarà dedicato a Jar’a, il suo ultimo album, pubblicato in aprile. La suite, strutturata in sei movimenti, accosta l’avanguardia alla ritualità del canto tradizionale. Subito dopo, “The Crossing” di Enzo Favata. Un “trafficato incrocio sonante”, come da lui definito “dove autostrade elettroniche si intersecano con piste desertiche, ipnotiche ritmiche balinesi ed assordanti strade metropolitane del jazz.”
2 settembre, stabilimento Nautica 2000, il duo Matteo Scanu e Riccardo Pittau, rispettivamente piano e tromba. Un viaggio dove i due strumenti cavalcano loop e suoni elettronici in continuo mutamento. Queste le premesse da cui viene creato l’incontro di suoni nel progetto Uname -r, che raccoglie le brillanti anime musicali delle macchine.
Piazza del Nuraghe è anche luogo di nuovi incontri e sodalizi artistici, e la sera del 2 settembre Pasquale Mirra si confronta nuovamente con Hamid Drake. A seguire, Maurice Louca & the Elephantine Band.
La spiaggia di Porto Pino, il 3 settembre alle 7,00, è tutta per Tommaso Cappellato con “Aforemention” il viaggio di un uomo attraverso il suono. Il disco, vanta la collaborazione di tre artisti. Il leggendario batterista Victor Lewis, Nia Andrews e Dulcinea Detwah. Al festival in solo, Cappellato utilizzerà batterie, synth analogici e la propria voce per una performance jazz sperimentale da tenere d’occhio.
I due concerti nella nostra piazza di riferimento a Sant’Anna Arresi dalle 21,00, saranno quelli di Sound Glance; e l’esplosivo ensemble di David Murray Brave New World Trio Feat Aruán Ortiz. Quattro tra i più grandi musicisti afro-discendenti contemporanei.
Lo spettacolo non finisce qui, infatti, in località Candiani dalle 24,00 ci sarà Matteo Muntoni con “Radio Luxembourg”. Matteo Muntoni riprende la storica Radio Luxembourg e da ‘’semplice’’ emittente la trasforma in strumento di espressione letterario-musicale.
Ai confini tra Sardegna e Jazz continua alle 21 con Thomas Sayers Ellis
Comodi sugli spalti in pietra di piazza del Nuraghe, alle 21,00 potrete ascoltare la poesia di Thomas Sayers Ellis, accompagnato dal sax di James Brandon Lewis e il vivace piano di Alexis Marcelo per The Dead Lecturers, un chiaro debito nei confronti di un’ancestrale cultura “black” e che andando oltre la tradizione fa vibrare l’improvvisazione dei suoni e il respiro delle parole.
E in seconda serata: come suona la musica africana per chi non è mai stato in Africa? La domanda avrà (forse) una risposta dopo l’esibizione dei Maistah Aphrica, gruppo di giovani friulani che esplorano le sonorità di questo vasto continente con un’energia che non lascerà indifferenti, neppure se in Africa ci siete stati davvero.
Torniamo in località Candiani alle 24,00 con i Freak Motel un progetto di musica originale che raccoglie molteplici influenze e le converte in un sound di difficile collocazione, un misto tra post-rock esplosivo, atmosfere noise ed electric jazz, nella sua forma più pura, ossia l’improvvisazione. I membri della band sono Matteo Sedda alla tromba, Andrea Sanna al Fender Rhodes, Andrea Parodo al basso e Nicola Vacca alla batteria.
I concerti Jazz Around tornano dal 5 all’8 settembre tra Carbonia e Santadi, tutte le info nei prossimi giorni e sul sito ufficiale del festival santannarresijazz.it/