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Al centro l’immissione nel commercio di entrectinib, un farmaco sviluppato da Roche
L’Aifa approva una nuova terapia made in Italy per la lotta contro i tumori. In particolare l’immissione nel commercio di entrectinib, un farmaco sviluppato da Roche. Segue una doppia indicazione: contro il tumore al polmone ma anche “ad ampio spettro” per diverse altre tipologie.
“L’approvazione dell’Aifa segna una svolta rivoluzionaria nel panorama dell’oncologia e nel contesto regolatorio nazionale- così ha annunciato la stessa Roche in una nota-, in quanto introduce il concetto di target agnostico, cioè indipendente dall’organo in cui si è formato il tumore”.
“Siamo doppiamente orgogliosi di questo traguardo che rispetto agli altri Paesi ha reso possibile ai pazienti italiani l’accesso a una terapia personalizzata intelligente, ha commentato Maurizio de Cicco, presidente e amministratore delegato di Roche Italia”.
Il trattamento si è dimostrato efficace in pazienti con tumori solidi di diverso tipo come sarcoma, carcinoma polmonare. Tumori Masc (mammary analogue secretory carcinoma) delle ghiandole salivari, carcinoma della mammella secretorio e non secretorio. Tumori della tiroide. Infine carcinoma colorettale, neuroendocrino, pancreatico, ovarico, carcinoma endometriale, colangiocarcinoma, tumori gastrointestinali e neuroblastoma cui tumori del polmone, del colon e nel neuroblastoma.
La terapia
Per spiegare potranno accedere alla terapia i pazienti affetti da tumori solidi che hanno una particolare mutazione. Ovvero quella Ntrk, individuata con un test. Il farmaco, inizialmente creato dagli studi condotti nei laboratori del Nerviano Medical Sciences, è stato osservato attraverso le successive fasi di sviluppo clinico presso il Niguarda Cancer Center. Inoltre anche presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
“Il fatto che entrectinib sia designato come terapia anti-cancro “agnostica” che ora è approvata in Italia, ci riempie di orgoglio, ha commentato Salvatore Siena, professore ordinario di oncologia medica presso l’Università degli Studi di Milano e direttore del dipartimento di oncologia dell’Ospedale Niguarda di Milano”.
