L’Orto Botanico di Cagliari, la cui superficie è di circa 5 ha, occupa la porzione inferiore della Valle di Palabanda, il cui fondo si allarga dalla porzione più elevata, maggiormente acclive e accidentata, che ospita le Roccaglie della Biodiversità, sino all’ingresso situato nella parte più bassa, presso il quale si trova il settore delle Gymnospermae.
L orto botanico di cagliari, dove Il giardino sorge su un’area archeologica compresa tra l’Anfiteatro Romano, l’Orto dei Cappuccini (nel quale vi è una cava utilizzata per la costruzione dell’Anfiteatro, in seguito utilizzata come carcere e infine come cisterna) e la cosiddetta Villa di Tigellio.
Un’area archeologica che presenta i resti di alcune domus romane e di un coevo edificio termale. L’Orto ospita tre cisterne a bottiglia di epoca romana in buono stato di conservazione, di cui una visitabile, alcune vasche di probabile origine romana e un pozzo quasi certamente più recente.
Il giardino confina con l’Anfiteatro Romano lungo il lato di nord-est nella parte alta della valle, con il Dipartimento universitario di Economia e Commercio a nord, con il Viale S. Ignazio da Laconi lungo i lati nord e ovest e con l’Ospedale Civile lungo il lato est e sud-est.
L’area, di forma allungata approssimabile a un trapezio scaleno, ha una lunghezza di circa 300 m x 150 m di larghezza. La pianta dell’Orto ricalca prevalentemente quella originale dell’Architetto Gaetano Cima, che si conosce grazie a un disegno del primo capo giardiniere Giovanni Battista Canepa.
Le tracce del progetto originale sono maggiormente evidenti nel fondo della valle, dove è iniziata la realizzazione del giardino, caratterizzato per una serie di aiuole geometriche (scuola botanica) disposte in modo simmetrico rispetto a un viale centrale rettilineo.
Questo si sviluppa dall’ingresso sino alla fontana del piazzale centrale e da questo prosegue sino a una vasca occupata da un maestoso esemplare di Taxodium distichum cui fanno seguito la Fontana Pampanini e il pozzo.