Vaccino anti Covid per i bambini tra 5 e 11 anni entro Halloween.
Il pronostico “ottimista” che il presidente della Federazione medici pediatri (Fimp), Paolo Biasci, fa all’Adnkronos Salute.
Vaccino anti Covid per i bambini tra 5 e 11 anni entro Halloween.
E’ il pronostico “ottimista” che il presidente della Federazione medici pediatri (Fimp), Paolo Biasci, fa all’Adnkronos Salute. “
I risultati” sul vaccino di Pfizer–BioNTech “sono molto confortanti – afferma -. Del resto finora il vaccino aveva dato nelle sperimentazioni esiti sempre molto soddisfacenti.
Nella fascia d’età 12-18 anni – ricorda il pediatra – aveva dato dei risultati
- sia in termini di sicurezza
- sia in termini di efficacia molto elevati
e questo chiaramente è stato il presupposto per andare avanti con le sperimentazioni nelle età dei più piccoli, con risultati molto importanti”.
Adesso – sottolinea Biasci – sappiamo che dovranno lavorare le agenzie regolatorie
- sia la Fda negli Stati Uniti
- che l’Ema in Europa,
- e credo che nel giro di poche settimane avremo una approvazione all’uso definitiva.
Forse sono un po’ ottimista e dobbiamo esserlo sempre – raccomanda – ma spero che per Halloween potremmo farcela a iniziare a vaccinare la fascia di età tra dai 5 agli 11 anni che fino ad oggi è rimasta esclusa, ma che potremo recuperare”.
Halloween o Natale data per i vaccini
Comunque, “è consigliabile fare il vaccino ai bimbi“, raccomanda il presidente Fimp. Quanto all’adesione da parte delle famiglie, “molto – ritiene – dipenderà dalla strategia.
Credo che con i più piccoli sarà ancora più importante una vaccinazione personalizzata, quindi il rapporto fiduciario tra pediatra di libera scelta e famiglia sarà fondamentale per rispondere a tutti i chiarimenti o ai dubbi, ma anche per quanto riguarda un’accoglienza più personalizzata”.
Non pensiamo a una vaccinazione negli hub, ma pensiamo a una vaccinazione nelle strutture della pediatria di base che garantiscono un’accoglienza più familiare – suggerisce Biasci – Questo penso che sarà un elemento, dal punto di vista organizzativo, che dovremo ancor più mettere in campo”.
“Sicuramente – prosegue il pediatra –
vedere i volti sorridenti,
soddisfatti degli adolescenti che si stanno vaccinando e che si sono vaccinati negli ultimissimi tempi, in prospettiva della scuola, della ripresa dei contatti, della ripresa delle attività sportive, credo sia stato un segnale fondamentale anche per i genitori, perché chiaramente leggevano negli occhi dei loro ragazzi una specie di senso di liberazione, di un ritorno a una nuova normalità.
E credo che anche questi aspetti debbano essere presi in considerazione perché sono fondamentali”. Se dunque gli adolescenti stanno aderendo “con il sorriso” alla campagna vaccinale contro Covid-19, il presidente Fimp aupisca che accada altrettanto anche con i bambini. Un dolcetto/vaccino/scherzetto? “Sarebbe una bellezza, perché no? Con loro – chiosa Biasci – la fantasia non manca mai”.