Il valore economico dell’impollinazione animale è di circa 153 mld di euro all’anno su scala mondiale. Le api e le farfalle a rischio estinzione.
Quando si pensa agli impollinatori i primi animali a venire in mente sono le api da miele (Apis mellifera). Tuttavia, tra gli insetti impollinatori figurano moltissime altre specie di api, almeno 16.000 (Danforth et al., 2006), numerose altre specie appartenenti agli Ordini dei Lepidotteri (farfalle), Ditteri (sirfidi) e Coleotteri (coccinelle, maggiolini, scarabei, ecc.) e diverse specie di Imenotteri con famiglie vicine a quella delle api, come le vespe. Rischio di estinzione per gli insetti impollinatori.
A compiere l’impollinazione ci sono anche altri invertebrati diversi dagli insetti, come gli acari e i ragni. Inoltre, gli zoologi stimano che almeno 1.000 specie del gruppo dei vertebrati svolgano l’impollinazione: il 9% di tutte le specie di uccelli e mammiferi è attualmente ritenuto un impollinatore.
Tra i mammiferi i pipistrelli sono i prònubi più attivi, responsabili dell’impollinazione di un gran numero di piante
economicamente ed ecologicamente importanti come l’agave e i cacti. Tra gli uccelli
impollinatori rientrano i colibrì, detti anche uccelli mosca, di piccole dimensioni (pochi centimetri). Essi si nutrono di nettare e di piccoli insetti frequentatori di fiori, grazie a una speciale conformazione del becco e della lingua che consente loro di raggiungere il nettare anche all’interno dei fiori a corolla tubolare.
Tutto questo mondo laboriosamente organizzato, questo delicatissimo equilibrio incrementino di numero tutto il comparto ne subirà catastrofiche conseguenze.